Un ingegnere della Georgia University ha realizzato un sistema di visione che permette agli ipovedenti di muoversi liberamente in città, grazie all’intelligenza artificiale e alle tecnologie di Intel. Il sistema è composto da una particolare videocamera, una VPU Movidius e un alimentatore. Questo ultimi due componenti sono nascosti all’interno di uno zaino.
Visual Assistance System per ipovedenti
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che in tutto il mondo ci sono 285 milioni di ipovedenti. La maggioranza dei sistemi di assistenza attuali sono basati su GPS, app per smartphone e bastoni smart. Nessuno di essi è in grado di fornire un’immagine accurata dell’ambiente circostante perché non possono rilevare l’informazione sulla profondità. Il sistema progettato dall’ingegnere Jagadish K. Mahendran può invece rilevare segnali stradali, semafori, attraversamenti pedonali e ostacoli (persone, automobili, scalini, marciapiedi, rami di alberi e altri).
All’interno dello zaino sono nascosti l’alimentatore e un’unità di calcolo (per i test è stato utilizzato un vecchio Lenovo Yoga con processore Intel Core i7 e 8 GB di RAM). Nella parte superiore dello zaino è fissata un’unità GPS. La fotocamera Luxonis OAK-D è invece nascosta dietro un giubbino, nel quale sono stati praticati tre fori in corrispondenza delle lenti.
La fotocamera può catturare immagini a risoluzione 4K, rilevare la profondità in tempo reale ed eseguire i calcoli delle reti neurali, grazie alla VPU Movidius e al toolkit OpenVINO di Intel. L’utente interagisce con il sistema tramite comandi vocali e ascolta le risposte con gli auricolari Bluetooth. I test sono stati effettuati lungo le strade di Monrovia (California).