Microsoft era al corrente di alcuni problemi relativi all’aggiornamento hardware a Windows Vista e i suoi massimi dirigenti ne hanno parlato in più occasioni via email, ma avrebbe comunque scelto di estendere il suo programma “Windows Vista Capable” anche ad hardware non perfettamente “capable” per venire incontro a certe esigenze dei partner. Questi i contenuti che sembrano emergere in tribunale nel corso del procedimento avviato contro i bollini e la campagna “Windows Vista Capable”.
In particolare, come sottolineano in molti, dalle email lette in tribunale i massimi dirigenti di Microsoft pare abbiano dovuto fare i conti con i problemi hardware causati ai PC da loro stessi utilizzati, problemi che ostacolavano l’uso dei computer soprattutto per questioni di compatibilità. Si parla di email che risalgono a più di un anno fa.
Tra le questioni che vanno emergendo da quelle email c’è il supporto che Microsoft avrebbe dato ad Intel. In molti messaggi si parla infatti dell’assegnazione di “Vista Capable” al chipset 915 di Intel, sebbene non fosse in grado di far girare Aero ed altre funzionalità di Vista. In una email del febbraio 2007 il dirigente John Kalkman spiegava la questione a Scott Di Valerio, altro dirigente, impegnato nei rapporti con i costruttori di PC:
“In sostanza, abbiamo abbassato il requisito per consentire ad Intel di raggiungere i propri risultati di trimestre, consentendo loro di continuare a vendere motherboard con il chipset 915. Questo ha creato due effetti: 1 – Minore interesse dei costruttori nel progettare e vendere sistemi grafici di alto livello per programmi Vista-ready; 2 – Minor interesse degli sviluppatori nel realizzare driver grafici certificati di qualità. Cosa che possiamo osservare oggi con l’incapacità di Intel di distribuire un driver grafico 945 davvero compatibile con Windows Vista”.
Il Seattle Post-intelligencer proseguirà nelle prossime ore con l’analisi di quei messaggi.