Redmond (USA) – Pochi giorni fa avevamo annunciato lo sviluppo, da parte di Microsoft, di Visual J#.NET, un tool che dovrebbe consentire agli sviluppatori Java di scrivere agevolmente applicazioni per la piattaforma.NET utilizzando una sintassi di programmazione a loro già familiare.
Visual J#.NET, che ad inizio settimana era apparso soltanto per poche ore sul sito MSDN di Microsoft per poi sparire all’improvviso, ieri è stato rilasciato ufficialmente come Beta 1 e offerto per il libero download da questo link . Il file è di 6,89 MB e può essere installato solo in presenza di Visual Studio.NET Beta 2 in lingua inglese.
Visual J#.NET fa parte di JUMP (Java User Migration Path to Microsoft), un progetto con cui Microsoft intende facilitare la migrazione degli sviluppatori Java verso l’infrastruttura.NET attraverso l’ambiente di sviluppo Visual Studio.NET, atteso per febbraio del prossimo anno.
Secondo quanto si apprende dal sito di Microsoft, Visual J#.NET “integra la sintassi di Java nell’IDE di Visual Studio.NET, e supporta le funzionalità che si trovano in Visual J++ 6.0, incluse le estensioni Microsoft (come JavaCOM e JDirect)”.
In un certo senso Visual J#.NET si può dunque considerare il successore di Visual J++, e non per nulla viene presentato proprio all’interno dell’home page del precedente tool di sviluppo Java di Microsoft. La grande differenza rispetto a Visual J++ – il cui sviluppo, come si ricorderà, è stato abbandonato da Microsoft – è che il nuovo J# produrrà codice in grado di girare unicamente all’interno dell’ambiente runtime di.NET: questo dovrebbe mettere il big di Redmond al riparo da eventuali problemi con la licenza di Sun.
Microsoft è altresì attenta a specificare che “Visual J#.NET è stato sviluppato autonomamente da Microsoft. Esso non è appoggiato o approvato da Sun Microsystems”.
In accordo con Microsoft, Visual J#.NET permette, oltre alla creazione da zero di applicazioni per.NET, la modifica di applicazioni esistenti scritte con Visual J++, l’interoperabilità con altri linguaggi e applicazioni basate su.NET e l’integrazione di nuove funzionalità.NET come ASP.NET, ADO.NET e Windows Forms.
Il big di Redmond sostiene che Visual J#.NET si integra pienamente con Visual Studio.NET e con tutta l’infrastruttura.NET, inclusi i Web service XML; inoltre include dei tool per l’aggiornamento di Visual J++ 6.0 al nuovo ambiente di sviluppo Visual Studio.NET.
Le precauzioni prese da Microsoft per evitare ritorsioni legali da parte di Sun sembrano per il momento efficaci. La madre di Java non sembra infatti nella posizione di impedire a Microsoft il rilascio di un tool che non produce codice Java e che, come da accordi legali, supporta soltanto vecchie specifiche del linguaggio.
Tramite un suo portavoce Sun ha però avvertito gli sviluppatori Java che utilizzando Visual J#.NET cadranno “nelle strategie chiuse di Microsoft”.
“Il linguaggio Java è una cosa e la piattaforma Java è un’altra” ha affermato David Harrah, portavoce di Sun. “Il linguaggio e la tecnologia della Java Virtual Machine rendono Java cross-platform e capace di girare su ogni piattaforma. Ma da ciò che ho trovato descritto nei progetti di Microsoft, il linguaggio Java viene trattato come qualsiasi altro linguaggio. Loro lo potranno utilizzare all’interno di.NET, ma questo non significa che otterranno lo stesso valore che si può invece avere con la piattaforma Java”. Rivolgendosi poi direttamente agli sviluppatori, Harrah scocca l’ultima frecciata: “Sarete sempre limitati a dove la piattaforma.NET può andare e imprigionati in Windows”.
Lo scorso gennaio, in seguito ad una lunga diatriba legale con Sun per la violazione della licenza su Java, Microsoft è stata obbligata ad utilizzare soltanto vecchie versioni della tecnologia Java per altri 7 anni.
In seguito a questa sentenza, risulta evidente come Visual J#.NET possa utilizzare soltanto una vecchia licenza di Java e supportare specifiche del linguaggio ormai, almeno in parte, superate dalla piattaforma Java 2.
Prima ancora di perdere la causa intentatale da Sun, lo scorso anno Microsoft decise di porre termine allo sviluppo di Visual J++ a favore di C#, un linguaggio sviluppato internamente che, per molti versi, si pone come rivale di Java.
Seguendo quella stessa strategia, lo scorso luglio Microsoft ha poi annunciato che sia Internet Explorer 6 sia Windows XP sarebbero stati privi della JVM e dunque incapaci di eseguire codice Java: per rendere meno drastica questa decisione, il big di Redmond ha però scelto di dare la possibilità ai propri utenti di scaricare la JVM dal proprio sito anche se, bisogna ribadirlo, si tratta ormai di una vecchia versione del motore di Sun.