Redmond (USA) – Dopo quattro lunghi anni di sviluppo, Microsoft presenta oggi uno degli elementi chiave della sua nuova visione nello sviluppo del software: Visual Studio.NET.
E’ questo il primo ambiente di sviluppo del colosso di Redmond specificamente orientato alla creazione di Web service ed è questo il primo strumento che mette finalmente in moto la colossale macchina di MS.NET.
Se Internet fa già parte integrante della precedente versione di Visual Studio, questa edizione va ad incastrarsi in quel grande puzzle che è la piattaforma MS.NET portando il “Web development” al centro di tutto l’ambiente.
Con Visual Studio.NET, Microsoft punta chiaramente alla conquista di un mercato, quello dei Web service, che le consentirà di mantenere il proprio dominio anche in quella nuova era in cui il concetto di software muterà in quello di servizio noleggiabile via Web.
A tentare di metterle il bastone fra le ruote vi saranno alcune rivali di sempre come Sun, IBM, Oracle e BEA, tutte armate di piattaforme “anti-NET” basate sulla tecnologia Java. Sarà una battaglia epica che vedrà scontrarsi i due ambienti di sviluppo leader sul mercato: Java, che secondo Sun conta 3 milioni di utenti, e Visual Studio, che secondo Microsoft conta invece 5 milioni di utenti.
In Visual Studio.NET sono compresi strumenti e funzionalità dedicate allo sviluppo di applicazioni per Internet e tecnologie chiave come XML e SOAP. Queste ultime rappresentano architetture aperte che, almeno sulla carta, dovrebbero consentire l’interoperabilità fra servizi e applicazioni di piattaforme differenti.
La suite integra anche un ambiente Rapid Application Development (RAD) per i server attraverso cui è possibile avvalersi di tutte le funzionalità e le facilitazioni messe a disposizione da Windows DNA 2000, una piattaforma per lo sviluppo rapido di soluzioni Web e di e-commerce comprendente fra gli altri Microsoft SQL e COM+.
Nella suite di sviluppo Microsoft ha incluso.NET Framework, un insieme di strumenti che aiutano gli sviluppatori a costruire software e Web service sicuri ed in grado di girare su di una grande varietà di computer e dispositivi.
L’ultimo componente è ASP.NET, una nuova versione delle Active Server Pages di Microsoft che integra il pieno supporto ai Web service e facilita, secondo Microsoft, la costruzione di complessi sistemi di e-business basati sul Web.
Il nuovo Visual Studio supporta circa venti linguaggi di programmazione, e questo grazie a quella tecnologia che Microsoft chiama Common Language Runtime. Benché fra questi non figuri Java, un linguaggio che Microsoft vuole rimpiazzare con il suo C#, il big di Redmond conta, per la seconda metà dell’anno, di integrare in Visual Studio.NET il suo Visual J#.NET , un tool che consente agli sviluppatori di portare con estrema facilità programmi scritti in Java su.NET.
Visual Studio.NET arriva in tre distinte versioni: Professional, Enterprise Architect e Enterprise Developer. Le ultime due sono dedicate al mondo enterprise e mirano ad offrire agli sviluppatori tutti gli strumenti necessari per misurare velocità e prestazioni del software prodotto, ottimizzarne l’uso in rete, massimizzare la collaborazione fra team di sviluppo ed offrire di serie una vasta libreria di componenti che possano semplificare la creazione di applicativi per il Web, fra cui interfacce e motori per l’e-commerce.
L’edizione Architect ha integrato dei nuovi strumenti di progettazione visuale che consentono, secondo Microsoft, di creare rappresentazioni grafiche del software in sviluppo tese a migliorare la stretta collaborazione ad un progetto fra personale non tecnico e programmatori.
In attesa dei prezzi in italiano, è possibile anticipare che il prezzo in dollari di Visual Studio.NET è di 2.499$ per l’edizione Enterprise Architect, 1.799$ per l’edizione Enterprise Developer e 1.079$ per l’edizione Professional.