Secondo la ITC (International Trade Commission) degli Stati Uniti, Google ha violato cinque brevetti di Sonos e pertanto non potrà importare diversi dispositivi, se non effettuerà le necessarie modifiche. L’azienda di Mountain View ha già annunciato le prime novità per gli smart speaker, in particolare per la funzionalità che permette di gestire i gruppi di altoparlanti. Come previsto, gli utenti non hanno apprezzato molto questa decisione.
Regolazione del volume per ogni speaker
La ITC ha stabilito che Google ha 60 giorni di tempo per implementare i necessari cambiamenti. L’azienda di Mountain View ha comunicato che la commissione ha già approvato i “workaround” per ognuno dei cinque brevetti violati, sottolineando che non ci sarà nessun peggioramento dell’esperienza d’uso. In realtà, per evitare il blocco delle importazioni, Google dovrà degradare o eliminare alcune funzionalità che sfruttano le tecnologie di Sonos coperte da brevetto.
In effetti è proprio quello che gli utenti noteranno in seguito alle modifiche apportate alla funzionalità Speaker Group. È ancora possibile creare gruppi di altoparlanti per ascoltare la stessa musica in ogni stanza della casa, ma non può essere utilizzato il controllo del volume per l’intero gruppo tramite app Google Home, comandi vocali di Google Assistant e schermo dei Nest Hub.
Per regolare il volume del gruppo è necessario agire sui singoli speaker. Inoltre non sarà possibile utilizzare il pulsante del volume dello smartphone. Se il gruppo include altoparlanti di terze parti, gli utenti devono installare la versione 1.52.272222 o superiore del firmware Cast. Infine, per alcuni dispositivi dovrà essere scaricata l’app Device Utility per l’installazione e gli aggiornamenti.
Diversi utenti hanno ovviamente espresso il loro disappunto per queste modifiche peggiorative. Alcuni hanno dichiarato di aver pagato per avere una funzionalità non più disponibile. Altri hanno suggerito di pagare le royalty a Sonos o di rimborsare gli utenti.