Secondo Vivaldi , Google dovrebbe essere regolamentato perché adotta evidenti pratiche anticoncorrenziali . L’ultima accusa è che il colosso di Mountain View starebbe cercando di mettere i bastoni tra le ruote al browser “parzialmente” open source (nel rispetto della licenza BSD del Chromium Engine), a causa delle posizioni critiche dei dirigenti nei suoi confronti.
Vivaldi è la creazione nata da una costola del browser Opera. Come ogni nuova iniziativa digitale è fondamentale per essa la pubblicità, ma proprio negli scorsi mesi si è vista bloccare per qualche giorno il suo account AdWords , per motivi che – afferma ora la sua dirigenza – sarebbero squisitamente personali.
Proprio Jon Stephenson von Tetzchner, CEO di Vivaldi nonché fondatore ed ex CEO di Opera, con un intervento sul blog dell’azienda ha suonato la carica nei confronti di Mountain View. Oltre a ricordare di avere una lunga esperienza diretta con Google, che ha incontrato Larry Page e Sergey Brin ai loro inizi e che nella sua esperienza ad Opera è stato uno dei primi a integrare lo spazio di ricerca di Big G all’interno del browser (aiutando così Google a crescere), ha detto che ora tutto è diverso e che con la grandezza sono arrivate le pratiche commerciali scorrette .
Da quei giorni, infatti, sono trascorse diverse stagioni e – racconta ancora Tetzchener – i rapporti si sono via via deteriorati: prima Big G ha dimostrato di voler preferire apertamente Mozilla ad Opera (in questo senso è emblematica la mancanza di compatibilità tra Google Docs ed il browser di Tetzchener), poi ha lanciato il suo browser (Chrome) in un crescendo di accentramento di servizi ed esclusione della concorrenza.
Il climax di tensione tra Vivaldi e Mountain View vi sarebbe stato a Maggio, quando in un’intervista Tetzchener ha accusato Google e Facebook di tracciare i propri utenti: qualche giorno dopo – in una coincidenza che secondo lo stesso Tetzechener non può essere ignorata – l’account Adwords di Vivaldi veniva sospeso per due giorni senza alcun preavviso o giustificazione.
Insomma, secondo Vivaldi le pratiche di abuso di Google andrebbero oltre una semplice impostazione concorrenziale (come potrebbe essere il favorire tra i risultati della ricerca i propri prodotti rispetto a quelli di altri) ma assumerebbe forme spiccatamente personali . Quando per esempio il team tecnico di Vivaldi ha contattato Mountain View per chiedere ragione della sospensione, si sono visti richiedere per la riattivazione dell’account la lista dei link presenti nella pagina dei download di Vivaldi.
“Con il monopolio sia nel search che nell’advertising, Google ha dimostrato di non saper resistere all’abuso di potere, trasformandosi – conclude Tetzchener – da azienda geek dai valori positivi a bullo commerciale del 2017”.
UPDATE : In merito alle dichiarazioni del CEO Vivaldi riportiamo di seguito il commento di un portavoce Google, inviato alla nostra redazione successivamente alla pubblicazione:
”Di certo non sospendiamo nessuno da AdWords perché ci muove delle critiche.
Prendiamo provvedimenti nei confronti dei siti che violano le nostre policy e le linee guida sui download di software. Queste norme esistono per garantire che i nostri utenti sappiano esattamente cosa stanno scaricando e che il processo di installazione sia sicuro e semplice da capire. Seguiamo queste stesse linee guida e norme per i nostri prodotti”.
Claudio Tamburrino