Palo Alto (USA) – Dopo un lungo periodo di beta testing, VMware ha lanciato l’attesa versione 2.0 del proprio software di virtualizzazione per Mac: Fusion.
Rispetto alla versione 1.1, Fusion migliora il supporto alla grafica 3D e alle librerie DirectX 9.0, che ora è in grado di utilizzare in accoppiata alla specifica Shader Model 2. L’attuale versione 1.1 manca invece del supporto ai pixel shader, una caratteristica che limita pesantemente la compatibilità di Fusion con i giochi basati su DirectX 9.
Una novità senz’altro apprezzata da grafici, progettisti e power user è il supporto di Fusion 2.0 a più display: ora è infatti possibile gestire da una macchina virtuale tutti i monitor connessi ad un Mac (fino a 10), consentendo di trascinare le finestre da uno schermo all’altro o di visualizzare la macchina virtuale in modalità full screen su entrambi i monitor.
Supportata anche la riproduzione di video in alta definizione e la sincronizzazione di musica e foto tra Mac e PC.
Fusion 2.0 permette inoltre di importare le macchine virtuali create con Parallels Desktop e Microsoft Virtual PC, nonché le partizioni di Boot Camp che il software è in grado di convertire in vere e proprie macchine virtuali.
La nuova release di Fusion migliora infine la stampa da Windows (è infatti in grado di rilevare e configurare tutte le stampanti connesse al Mac), il supporto alle periferiche USB, il networking, la gestione di mouse e tastiera, e l’interfaccia grafica del software, ora maggiormente integrata con quella di Mac OS X.
Fusion 2.0 costa circa 80 euro, e include un abbonamento gratuito al servizio antivirus McAfee VirusScan Plus. Il software, disponibile qui anche in italiano, può essere scaricato come aggiornamento gratuito da tutti gli attuali possessori della versione 1.x.