Lo scorso aprile Vodafone ha dato il via al confronto sindacale per gli esuberi in Italia, al fine di cercare una soluzione per il presunto piano di licenziamento di circa mille persone. L’intero percorso tra i sindacati e l’operatore telefonico italiano avrebbe richiesto, secondo le prime stime, circa 70 giorni di attesa per trovare l’accordo, e così è stato. Pochi giorni fa, infatti, Vodafone ha firmato un’ipotesi di accordo per fermare i mille licenziamenti previsti. Ora sta ai lavoratori analizzare e firmare gli stessi documenti.
Vodafone ferma i mille licenziamenti
Come riportato dal Corriere Comunicazioni, l’azienda ha firmato con Slc, Fistel e Uilcom l’ipotesi di accordo sul ritiro della procedura di licenziamento. Per rimediare a ciò, l’accordo prevede l’applicazione della solidarietà tra 1° luglio 2023 e 30 giugno 2024. L’ammortizzatore sociale per i call center è previsto fino al 25%, mentre per gli altri reparti al 5%; restano esclusi IT e VBI.
Ai lavoratori sarà riconosciuta un’integrazione completa per le giornate di formazione, anche sulla tredicesima; ticket restaurant per tutte le giornate e un premio di risultato.
300 lavoratrici e lavoratori per i prossimi 30 mesi prenderanno parte a un programma di riqualificazione interno, valorizzando le professionalità già presenti in Vodafone, mentre 50 lavoratori e lavoratrici potranno accedere allo scivolo pensionistico quinquennale nel caso in cui raggiungano il requisito pensionistico fino al 31 marzo 2029.
In breve, come affermano i sindacati, si tratta di un “mix di ammortizzatori sociali frutto di un lungo confronto, in un contesto complicato di settore”. Questa intesa dal carattere difensivo scongiura un esito drammatico e dimostra che la contrattazione deve essere lo strumento cardine per accompagnare i percorsi di trasformazione del settore delle telecomunicazioni.