La controversa operazione con cui Vodafone intende esternalizzare alcuni dei propri servizi di back office, di fatto predisponendo il passaggio alla partner Comdata di 914 lavoratori, continua a non piacere ai sindacati.
In una nota diramata dalla FISTEL CISL, si parla infatti di una scelta “incomprensibile” e “sbagliata”. Il sindacato si dice preoccupato per quanto accadrà ai lavoratori con il passaggio ormai imminente, si parla dei primi di novembre, alla nuova società.
Secondo FISTEL CISL la decisione è incomprensibile “anche a seguito della riuscita delle iniziative di lotta che si sono svolte con la manifestazione di Milano e con i presidi a Roma e nelle altre città d’Italia il 5 ottobre, a cui hanno partecipato migliaia di dipendenti”. Secondo il sindacato è dunque “necessario mantenere alto il livello di mobilitazione di tutti i lavoratori di Vodafone e ritiene anche di dover mettere in campo tutti gli strumenti sindacali a partire dalla contrattazione, per garantire ai lavoratori interessati tutti i diritti acquisiti”.
Le perplessità espresse dal sindacato hanno spinto la stessa FISTEL CISL, assieme a SLC CGIL e UILCOM UIL a proclamare uno sciopero nazionale per il 19 ottobre dei dipendenti Vodafone.
Lo stesso giorno i lavoratori si mobiliteranno dinanzi alle sedi dell’azienda.