Nell’ormai lontano 2016 abbiamo assistito alla fusione tra Wind e 3 Italia, un momento storico per la telefonia del Belpaese che ha visto la nascita di WindTre sotto il controllo della joint venture composta da CK Hutchison e VimpelCom. In maniera analoga, in queste ore è stata confermata la fusione tra Vodafone e 3 nel Regno Unito: ecco come cambierà la telefonia oltre la Manica, ma ci saranno ripercussioni anche in Italia?
Vodafone e Tre confermano fusione nel Regno Unito
Dopo settimane di indiscrezioni provenienti da Londra e dintorni, le due società inglesi hanno stipulato l’accordo vincolante che determina la fusione dei due operatori telefonici sopra citati. Vodafone deterrà il 51% delle quote, mentre CK Hutchison Group il restante 49%. La CEO dell’operatore rosso, Margherita Della Valle, ha definito questo step “grande per i clienti, grande per il Paese e grande per la competizione”, in quanto incrementerà la copertura nel Paese per i clienti, porterà maggiori investimenti e darà vita al terzo grande operatore britannico (davanti a EE e VM O2) per una scelta più consapevole.
Canning Fok, Group Co-Managing Director di CK Hutchison, ovvero il Gruppo che in Italia è attivo con WindTre e Very Mobile, ha dichiarato che questa è una pietra miliare per il Regno Unito: “Insieme, avremo le dimensioni necessarie per fornire una rete 5G di primo ordine per il Regno Unito, trasformando i servizi mobili per i nostri clienti e aprendo nuove opportunità per le aziende in lungo e in largo nel Regno Unito”.
In Italia questa fusione non avrà particolari ripercussioni, trattandosi di divisioni separate di Vodafone e di Tre. Insomma, se siete clienti di Vodafone o WindTre potete stare tranquilli: questa soluzione per il mercato inglese non porterà a variazioni per i vostri contratti.