Vogliamo la RAI e la vogliamo via Internet

Vogliamo la RAI e la vogliamo via Internet

Lo dice un gruppo di italiani residenti all'estero, secondo cui è intollerabile che molti contenuti veicolati dalla RAI su Internet non siano fruibili al di fuori del territorio italiano
Lo dice un gruppo di italiani residenti all'estero, secondo cui è intollerabile che molti contenuti veicolati dalla RAI su Internet non siano fruibili al di fuori del territorio italiano

Riceviamo e pubblichiamo un appello di un gruppo di utenti attorno alla diffusione online di contenuti RAI. Sebbene l’azienda televisiva non trasmetta che una parte della propria programmazione sul nuovo canale, non tutti coloro che vorrebbero accedervi sono in grado di farlo. Da qui la lettera che segue alla quale Punto Informatico spera di poter far seguire nei prossimi giorni una risposta della stessa RAI.

La RAI trasmette dal vivo anche via Internet, ma il servizio è precluso agli italiani residenti all’estero. La Patria Grande chiede la cessazione di questa discriminazione.
Da qualche tempo i tre canali Rai si possono vedere in Internet, dal vivo, oltre che sul portale RAI anche sul portale Alice, denominato Yalp. Esattamente i tre canali sono visibili a questi indirizzi:

Rai 1:
http://www.rai.tv/mplive/0,,LiveTv^2,00.html
http://www.yalp.alice.it/tv/index.html?channel=RAIUNO

Rai 2
http://www.rai.tv/mplive/0,,LiveTv^3,00.html
http://www.yalp.alice.it/tv/index.html?channel=RAIDUE

Rai 3
http://www.rai.tv/mplive/0,,LiveTv^4,00.html
http://www.yalp.alice.it/tv/index.html?channel=RAITRE

Ovviamente per gli italiani all’estero, che sarebbero i più interessati ad usufruire di un simile servizio, c’è la sorpresa! Tale servizio è riservato unicamente agli italiani (di serie A?) residenti sul territorio nazionale. Chi risiede all’estero, sono – come accade spesso – cittadini di serie B e pertanto non hanno diritto a vedere la televisione pubblica del proprio paese, neppure via Internet!

Questo il messaggio che appare a chi cerca di collegarsi agli indirizzi sopra menzionati:
Sorry, your IP address is not connected within Italy, the system cannot process your request. Ci dispiace, il tuo indirizzo IP non corrisponde ad una connessione internet effettuata dal territorio italiano, il nostro sistema non può accettare la tua richiesta (Yalp)

Spiacente, la visione è consentita solo agli utenti nel territorio italiano. Sorry, this content is reserved to the users in the italian country (RAI).

Immaginiamo quali possano essere i motivi per restringere il servizio al pubblico residente in Italia, ma ciò è discriminatorio nei confronti dei residenti all’estero, in quanto trattandosi di servizio pubblico va diretto a tutti i cittadini, senza discriminazioni. Ricordiamo che l’Art. 3 della Costituzione italiana dice: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Il fatto di avere la condizione di residente all’estero non significa che venga meno la pari dignità e l’uguaglianza davanti alla legge; ovviamente il residente all’estero non può essere discriminato nella fruizione dei servizi pubblici, là dove tecnicamente possibile. Con l’avvento di Internet e l’abbattimento delle frontiere tecnologiche era ipotizzabile che le trasmissioni RAI potessero finalmente arrivare anche agli italiani residenti all’estero. Invece, se tecnicamente è possibile, la RAI lo vieta agli italiani residenti all’estero.

Tra i penalizzati vi sono anche quei funzionari dello Stato che vanno all’estero a servire il loro paese: funzionari consolari, delle ambasciate, degli uffici ICE, degli Istituti di Cultura, insegnanti ecc…

La Associazione di italo-venezuelani “La Patria Grande”, legalmente costituita e registrata in Venezuela, chiede alla RAI ed alle massime istituzioni italiane un immediato intervento, affinchè anche i cittadini italiani residenti all’estero possano usufruire del servizio pubblico RAI via Internet. Si spera anche che qualche parlamentare, soprattutto tra quelli eletti all’estero, faccia una urgente interpellanza al Ministro competente. Invita, inoltre tutte le altre associazioni di italiani, ovunque nel mondo, a fare la stessa richiesta.

La Patria Grande

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Pubblicato il
21 ott 2008
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