Il sistema di protezione di Xbox360, la console di seconda generazione di Microsoft, non ha retto più di sette mesi agli attacchi di hacker e team di professionisti che già avevano sprotetto la precedente Xbox. La strada alla modifica della console è stata aperta da due esperti programmatori, conosciuti in rete con i nickname “TheSpecialist” e “Commodore4eva”, che hanno crackato il firmware dei vari lettori DVD che equipaggiano la Xbox360 (Hitachi/LG e Toshiba/Samsung) agendo sul controllo dei settori di sicurezza dei dischi, permettendo di fatto l’utilizzo di copie back-up dei titoli Xbox360 e dei titoli Xbox supportati dal sistema di retrocompatibilità.
Al reverse engineering dei firmware sono seguiti a ruota presentazione e lancio dei primi chip in grado di garantire il boot in mutua esclusione di due firmware, quello originale e quello “personalizzato”.
Seppur sconsigliato dagli stessi autori dei firmware hacked ( Use on Xbox Live at own risk ) sono già molti gli utenti che utilizzano copie di backup sulla piattaforma di gioco online Xbox Live, segno che Microsoft al momento non è in grado di arginare il fenomeno o non ha ancora messo in atto le contromisure per bloccarlo.
In questo scenario, tutt’altro che nuovo per una console, si prepara ad essere lanciato anche il primo vero e proprio modchip, in grado di offrire il funzionamento delle copie di backup e il supporto alle applicazioni homebrew, vale a dire programmi sviluppati da appassionati.
Secondo le informazioni trapelate attraverso numerosi siti specializzati, con tanto di immagini a corredo, il “Team Xecuter”, blasonato gruppo di console hacker, sarebbe l’artefice di tale chip di modifica, che oltre alle succitate funzionalità permetterebbe l’upgrade del disco fisso della console con uno di maggiore capienza. Quest’ultima feature da adito a pensare che sarà possibile sfruttare parte dell’hard disk per lanciare copie di back-up e programmi homemade, come XBMC, il player multimediale che apporterebbe il supporto ai filmati divx e xvid, supporto attualmente latitante sulla dashboard ufficiale della console.
Andrea Galbiati