Web – Il fatto che il World Wide Web Consortium abbia accettato come standard il VoiceXML 1.0 viene considerato da alcuni “un momento di svolta”. Il Voice Extensible Markup Language apre in effetti ad una serie di applicazioni innovative, tutte nella direzione di una integrazione maggiore tra voce e web, tra applicazioni di fonia e interfacce intelligenti.
La solidità di VoiceXML, uno standard promosso come tale da alcune delle maggiori aziende dell’alta tecnologia, è dovuto al fatto di essere stato “costruito” partendo dall’XML e non ci sono dubbi che il passo di oggi, ovvero l’accettazione ufficiale dello standard, può accelerare lo sviluppo delle tecnologie di sintesi vocale applicate al Web.
Per dirla con il W3C, il nuovo standard semplificherà la creazione di servizi “attivati vocalmente” su web, consentirà l’accesso voce e telefonico a contenuti e informazioni web; darà vita a database di call center e intranet aziendali; sosterrà la produzione di device vocali di nuova concezione.
Va detto che grazie al lavoro di colossi del calibro di IBM e Motorola , coadiuvati dalle 150 imprese che fanno parte del VoiceXML Forum , le specifiche dello standard erano già state rese pubbliche lo scorso marzo.