Roma – La regolamentazione sul VoIP sembra aver preso la giusta direzione, ma resta da sciogliere il nodo delle tariffe. Così la pensa il Movimento Difesa del Cittadino , soddisfatto per la delibera 11/06/CIR che l’ Autorità Garante per la Comunicazioni ha recentemente emanato .
MDC aveva avanzato la richiesta, che la delibera ha accolto, di estendere agli operatori tutte le garanzie previste per gli utenti in materia di telefonia fissa. Garanzie che consistono, secondo il movimento, in un’adeguata informativa su condizioni tecniche ed economiche del servizio VoIP e diritto per l’utente di presentare senza oneri aggiuntivi reclami e segnalazioni per iscritto, mentre gli operatori dovranno stabilire le forme di tracciabilità del reclamo e un termine per la sua definizione non superiore a 45 giorni.
Francesco Luongo, responsabile del Dipartimento TLC del Movimento Difesa del Cittadino, spiega che l’art 3 della delibera prevede il rispetto obbligatorio delle tutele per i consumatori stabiliti dalle delibere 179/03/CSP in materia di carte dei servizi e 254/04/CSP in materia di qualità e carte dei servizi. “La decisione dell’Authority – sostiene – aiuterà sicuramente gli utenti in relazione ai problemi che sono emersi in questi mesi ovvero la contrattualistica poco chiara, le attivazioni non richieste, l’errata fatturazione, la difficoltà a effettuare chiamate, la scarsa qualità della comunicazione, la mancata risposta ai reclami”.
Restano da definire, secondo MDC, le problematiche inerenti al costo delle chiamate verso nuove numerazioni VoIP con prefisso 5, ritenuto dall’associazione troppo elevato sia per le chiamate verso numerazioni geografiche sia per le chiamate interurbane. Secondo l’associazione deve essere garantita, infine, la piena interoperabilità dei servizi offerti tra operatori VoIP, nonché tra questi ultimi e gli operatori tradizionali. Ma questo, per ammissione stessa dell’Agcom, è un problema che si sta già affrontando.
Dario Bonacina