Las Vegas – Il VoIP cammina a larghi passi incontro alla telefonia mobile. Ne ha dato prova Wojtek Felendzer durante la CTIA Wireless 2006 conference , camminando tranquillamente mentre parlava con un telefonino in grado di commutare rete automaticamente, switchando da un network WiFi ad un network GSM.
Di chi e di cosa si sta parlando? Wojtek Felendzer lavora per Nokia e a Las Vegas aveva il compito di dare una dimostrazione pratica del funzionamento della tecnologia UMA (Unlicensed Mobile Access), che consente il roaming tra reti cellulari e reti wireless mediante apparecchi dual-mode e che grazie alla funzione di hand-over, permette un passaggio di rete indolore (la comunicazione non cade).
I produttori di telefonia mobile stanno infatti investendo parte delle proprie risorse nella migrazione verso una connettività ibrida, realizzando apparecchi in grado di supportare questa tecnologia, e quindi di garantire la possibilità di agganciarsi indifferentemente alla connettività cellulare o a quella VoIP fruita attraverso gli hotspot WiFi. Una convergenza che può avere svariati risvolti positivi, come ad esempio il miglioramento della ricettività domestica per i telefoni cellulari, laddove le reti degli operatori mobili non arrivano a portare un segnale soddisfacente.
Molti produttori di dispositivi mobili si stanno muovendo in questa direzione e la demo che Nokia ha offerto a Las Vegas ha dimostrato il funzionamento di questa tecnologia. Nella stessa sede, Samsung Electronics ha colto l’occasione per presentare il nuovo cellulare dual-mode t709.
Gli operatori europei hanno manifestato il proprio gradimento nei confronti della nuova tecnologia. Mentre si conosce già quello di Telecom Italia , che tra poche settimane (secondo i programmi) lancerà sul mercato italiano la propria soluzione , giunge la notizia dell’interessamento di France Telecom che ha riferito di essere il primo cliente europeo per il telefono UMA di Nokia.
All’utente interessato non resterà che avere le idee ben chiare sui costi che gli saranno addebitati in funzione della rete utilizzata durante le conversazioni telefoniche. Una questione dribblata, almeno attualmente, da operatori come Cingular Wireless e T-Mobile , nonostante Nokia e Samsung si siano dichiarate pronte alla commercializzazione dei telefoni dual-mode già entro la fine del 2006. Come osservato da Ritch Blasi, portavoce di Cingular, molti utenti potrebbero legittimamente aspettarsi di non pagare il traffico voce generato durante la connessione alle reti WiFi, in quanto in quell’ambito si sfrutta una connettività già fatturata, o addirittura gratuita come in molti luoghi pubblici.
Dario Bonacina