Roma – Secondo Janus Friis, co-fondatore di Skype con Niklas Zennstrom, si tratta di una rivoluzione. Ma il fatto di poter sfruttare la tecnologia VoIP anche con il PC spento è una novità solo per il mondo Skype.
L’introduzione di questa innovazione, che dovrebbe chiamarsi “Skype Everywhere”, è stata annunciata dallo stesso Friis in un’intervista pubblicata dal quotidiano economico francese La Tribune , e richiamata dal Corriere della Sera , e andrà finalmente a colmare una lacuna che è già stata superata da molti operatori anche nel nostro paese, che consentono ai propri utenti di sfruttare la tecnologia VoIP parlando con un telefono domestico collegato ad un adattatore IP e un router.
Ma resta ancora un limite da valicare: Skype fa uso di un protocollo VoIP proprietario, e non di uno standard di compressione come altri fornitori (come il diffuso SIP). Significa che, una volta introdotta la tecnologia che ne consentirà l’utilizzo “a pc spento”, non potranno essere utilizzati adattatori basati su piattaforme standard, ma solo prodotti indicati (o etichettati) da Skype.
Tutto questo potrebbe porre azienda e sistema in una posizione di vantaggioso pseudo-monopolio, vista la diffusione raggiunta ad oggi: 51 milioni di utenti registrati, tre milioni di utenti che utilizzano Skype simultaneamente nel mondo in ogni momento, una quota di mercato pari al 70%, nonostante una concorrenza formata da oltre cento società.
Dario Bonacina