Roma – Da tempo si parla di soluzioni VoIP fruibili anche per telefonare in modo “low-cost” anche verso i cellulari. In questo ambito, infatti, le soluzioni di telefonia su Internet sono frenate da tariffe ancora poco vantaggiose. Ma chissà che qualcuno non prenda ispirazione dall’iniziativa commerciale aperta dall’operatore australiano GoTalk , ideatore dell’offerta VoIP flat Aussie pack.
APC Magazine riferisce infatti che, al prezzo mensile di 14,95 dollari australiani (poco più di 9 euro), l’offerta prevede l’assegnazione di un numero telefonico geografico (per essere reperibili dalle utenze tradizionali a tariffe anch’esse tradizionali) e consente agli utenti di effettuare chiamate pressoché illimitate ai numeri di rete fissa e mobile nazionali.
Si diceva “pressoché illimitate” perché l’operatore pone un vincolo (come spesso si vede nei piani tariffari telefonici) ai suoi clienti: un limite mensile di 300 chiamate nazionali e 100 chiamate (o 1000 minuti), verso cellulari. Superate queste soglie, l’operatore si riserva il diritto di sospendere il servizio. Non è il massimo per i logorroici, ma per un utente medio può essere più che sufficiente.
Gli altri operatori VoIP, sottolinea APC, per le chiamate verso rete mobile generalmente addebitano tariffe tra i 22 e i 30 centesimi, per via degli elevati costi di terminazione applicati dai gestori del network australiani. Con questo presupposto non è dato sapere come GoTalk riesca a non lavorare in perdita, a meno che non effettui un routing di queste chiamate fuori dall’Australia (per poi farle tornare all’interno attraverso un più economico gateway estero), oppure confidi nella possibilità di riuscire a gestire un traffico mediamente contenuto di chiamate verso reti mobili.