VoIP vietato in volo? Blablabla

VoIP vietato in volo? Blablabla

Proprio mentre decolla il WiFi a 10mila metri di altezza, le compagnie minacciano: niente chiamate vocali, disturbano i passeggeri. Ma la pacchia è durata una settimana
Proprio mentre decolla il WiFi a 10mila metri di altezza, le compagnie minacciano: niente chiamate vocali, disturbano i passeggeri. Ma la pacchia è durata una settimana

Impossibile resistere alla tentazione. Alcune tra le maggiori compagnie aeree statunitensi si sono mosse da pochissimo per elargire Internet in volo via WiFi: avevano precisato che il VoIP non sarebbe stato consentito, ma non c’è stato nulla da fare. I passeggeri hanno già trovato il modo di chiacchierare, a cavallo di una manciata di bit.

Incuranti di ciò, i netizen si sono dimostrati abili e veloci nell’aggirare l’ostacolo: nonostante sia stata messa in campo qualche tecnica di packet filtering , basta servirsi di Phweet , un servizio in Beta legato a Twitter per chiacchierare bellamente via VoIP, alla faccia dei filtri.

Non si tratta della trovata di un ragazzino impertinente: lo ha fatto Andy Abramson di VoIP Watch , che spiega di aver chiacchierato con un amico da un volo American Airlines. Una conversazione risultata chiarissima, al punto che il suo interlocutore ha detto di aver sentito distintamente le indicazioni degli assistenti di volo.

Altro esempio lo offre Scott Goldman, un consulente californiano, che usa il suo iPhone in volo per chiamare via VoIP all’estero. Ma non dà un centesimo al suo provider AT&T: parla via Internet affidandosi a Gorilla Mobile , una delle aziende che, al pari di Jajah , Truphone e Skype , puntano molto sul VoIP in mobilità.

Insomma, a nulla sono valsi i moniti circa il divieto di impiego del VoIP a bordo: un portavoce di Aircell , interpellato da Wired , ha dichiarato che l’azienda è perfettamente consapevole del trucchetto. “Su stessa richiesta degli americani abbiamo previsto vari sistemi per bloccare le chiamate vocali. Ovviamente, alcuni hanno trovato metodi alternativi”.

Benché sia compito delle linee aeree sostenere e far applicare una politica adeguata per evitare che le chiamate vocali irrompano nella privacy e nella tranquillità di bordo, il portavoce di Aircell ha precisato che la sua azienda farà tutto il possibile per contribuire ad evitarle. Che si stia avvicinando il momento di usare qualche jammer anche in volo?

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
27 ago 2008
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