Uber e Volvo hanno stretto una partnership per portare sul mercato auto senza pilota entro il 2021 . Le due aziende, già impegnate autonomamente nello sviluppo di diverless car, hanno deciso di unire gli sforzi in un accordo che prevede circa 300 milioni di dollari di investimenti divisi tra le due .
Volto sta lavorando da qualche anno per avere un veicolo senza pilota da mettere in vendita entro il 2021, mentre Uber si stava muovendo già da tempo nel settore con una serie di acquisizioni di competenze e startup. L’obiettivo è quello di portare 100 auto senza pilota che offrano il suo servizio di ride sharing in sperimentazione a Pittsburgh già entro la fine dell’anno , per il momento con la supervisione di umani seduti comunque al posto del guidatore. Uber sembra già che voglia permettere, per la fine dell’estate, ai cittadini di Pittsburgh di ottenere un passaggio ( probabilmente all’inizio gratuitamente) sulle prime auto senza pilota di Uber.
Entrambe le aziende sono consapevoli di non poter rischiare di rimanere in coda lungo la strada che sembra portare al futuro dei trasporti e pertanto hanno deciso di unire gli sforzi: d’altra parte, pur trattandosi di un gruppo compatto quando si deve fare pressione affinché la normativa di settore non strozzi l’innovazione, l’ambiente è assolutamente competitivo, con Google in prima linea con le sue auto senza pilota già ad accumulare chilometri sulle strade pubbliche californiane.
Nei giorni scorsi è stata poi Ford ad annunciare un consistente investimento su un programma per le auto driveless in particolare con riferimento al mercato del ride sharing, che è partito con un accordo con Baidu e un investimento di 150 milioni di dollari per l’acquisizione di Velodyne , azienda che dal 2005 ha lavorato sui LiDAR (Light, Detection And Ranging) in modo da accelerare i progressi sullo sviluppo del settore: segno che Uber dovrà guardarsi anche dagli operatori tradizionali del settore automobilistico.
Uber e Volvo lavoreranno su una auto indipendente basata sulla Volvo XC90 SUV integrata con la piattaforma tecnologica sviluppata dalle due e arricchita con sensori, telecamere, laser, radar e dispositivi GPS. In concomitanza con l’accordo Uber ha già annunciato l’acquisizione di Otto , startup con oltre 90 dipendenti al lavoro sullo sviluppo di camion driverless: proprio il suo co-fondatore Anthony Levandowski guiderà ora gli sforzi di Uber nel settore.
L’accordo tra le due, peraltro non sembra esclusivo : nelle intenzioni di Uber sembra esserci la volontà di coinvolgere altri produttori.
Claudio Tamburrino