Amsterdam – L’approfondita analisi che una crew di hacker olandesi ha pubblicato online ha sortito un primo effetto decisivo: il Governo, preso atto della scarsa sicurezza delle macchine per il voto elettronico , ha deciso per un cambio di rotta.
In particolare, informa Nu.nl , l’Esecutivo olandese ha ordinato alla società produttrice dei dispositivi Nedap/Groenendaal di riesaminare ogni singolo terminale, rimpiazzare tutto il software non sicuro ed installare firmware non aggiornabile affinché, come sottolinea Slashdot , non possa aversi in Olanda un cracking delle macchine di voto.
Non solo: su tutti gli apparecchi sarà installato un sigillo metallico pensato per impedirne la manomissione e saranno effettuati due successivi controlli di terze parti sui dispositivi. A latere, un istituto di sicurezza certificherà che l’azienda produttrice ha effettivamente approntato tutte le necessarie modifiche. Il giorno delle elezioni si terrà anche un ulteriore e finale esame a campione delle macchine.
Secondo Nu.nl , inoltre, sul rischio che possano essere intercettate le emissioni radio delle macchine, che secondo gli hacker consentirebbero di capire chi vota cosa, ad indagare sarà il servizio di intelligence AVID. Da parte sua Engadet segnala che gli hacker olandesi non ritengono ancora del tutto soddisfacenti le misure intraprese. Ma è evidente che il Governo non ha intenzione di lavarsi le mani del problema, affrontando da subito tutti i punti critici dell’analisi della crew.