Nella maggior parte del pianeta, utilizzare una VPN è perfettamente legale, se di desidera tutelare la propria privacy online, evitare forme di controllo o tracciamento e aggirare censure. Non è però così dappertutto. Facciamo riferimento a un articolo appena condiviso dai ricercatori di NordVPN (link a fondo articolo) per capire dove e perché l’accesso a questi servizi è proibito da normative specifiche.
Cina, Russia e… i paesi nei quali le VPN sono illegali
Ecco in quali paesi del mondo i governi hanno deciso di vietare, attraverso leggi ad hoc, l’impiego delle Virtual Private Network: Cina, Russia, Bielorussia, Turchia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Oman, India, Iran, Egitto, Turkmenistan, Corea del Nord e Uganda. L’elenco è aggiornato a oggi, ma non è da escludere che, nel corso del 2023, se ne possano aggiungere altri.
Per quali ragioni in questi territori è formalmente proibito affidarsi a un servizio di questo tipo? Per gli stessi motivi che li rendono convenienti all’utenza: permettono di aggirare le censure e favoriscono la libertà di espressione e di informazione. Nei mesi scorsi, abbiamo analizzato nel dettaglio su queste pagine il caso indiano e quello russo.
In alcuni casi, le pene previste sono molto serie: si va da una sanzione pecuniaria ad arresto e detenzione, a seconda delle specifiche legislazioni. La raccomandazione, per chi si trova in uno si questi paesi, è di prestare particolare attenzione alle attività svolte online, poiché anche una semplice leggerezza o disattenzione potrebbe costare cara.
Segnaliamo infine che, grazie all’offerta di Natale, è possibile ottenere due anni di accesso al pacchetto proposto da NordVPN con uno sconto del 63% rispetto al listino, ottenendo al tempo stesso tre mesi di servizio gratis.