Vuoi il welfare? Allora non mentire

Vuoi il welfare? Allora non mentire

Il governo britannico utilizzerà macchine della verità basate su software d'analisi vocale per verificare l'attendibilità dei cittadini che richiedono benefici sociali ed assegni di sussidio
Il governo britannico utilizzerà macchine della verità basate su software d'analisi vocale per verificare l'attendibilità dei cittadini che richiedono benefici sociali ed assegni di sussidio


Londra – Come tappare le falle e diminuire gli enormi costi del generosissimo welfare state britannico? Tagli alla spesa o privatizzazioni selvagge sono ben lontane dalle mire dell’amministrazione Blair, che sceglie le macchine della verità per scovare furbi, impostori o semplici evasori. La notizia arriva da eGov Monitor , pubblicazione che segue l’evoluzione del cosiddetto e-government a livello europeo.

Il governo ha annunciato che impiegherà tecnologie software d’analisi vocale per mettere alla prova l’attendibilità dei cittadini. Tutti coloro che richiederanno i cosiddetti social benefits dovranno dimostrare di essere realmente in uno stato di precarietà per ottenere assegni di sussidio, case popolari ed esenzioni dalle tasse.

David Blunkett, segretario generale per la previdenza pubblica, sostiene che i sistemi antifrode utilizzati dal welfare sono “antichi, inadeguati e facilmente arginabili”. La killer app proposta da Blunkett è quindi la tecnologia Voice Stress Analysis , che permette di catturare impercettibili variazioni nel tono della voce e tramutarli in verdetti dal valore legale.

“Ci sono moltissime persone che dichiarano di essere depresse e malate”, dichiara Blunkett in un’intervista al Telegraph , “basterebbe chiamarli ed analizzare la loro voce per scoprire se sono effettivamente a guardare la televisione oppure in grado di trovarsi un impiego e continuare a vivere senza sussidi”.

Tuttavia l’attendibilità di questo metodo tecnologico, ormai utilizzato da tempo come strumento forense e giuridico, è messa in dubbio da numerosi detrattori. Alcuni giudici federali degli Stati Uniti, pionieri nell’uso delle “macchine della verità”, sostengono che esistono altissime possibilità d’ottenere falsi responsi .

Una portavoce di Blunkett è dell’opinione che sia “molto più semplice analizzare i conti in banca e gli acquisti delle persone”, rispetto alla ricerca di “tremolii nella loro voce”, provocati da “dichiarazioni fasulle e permeate di ansia”. Molti studi accademici, sostengono i rappresentanti della American Polygraph Association , dimostrano che le tecnologie Computer Voice Stress Analysis sono di dubbia efficacia .

Ad ogni modo, il governo britannico sarà costretto a ripiegare su questa poco affidabile tecnica di controllo: i truffatori del sistema dei sussidi costano ai contribuenti circa tre miliardi di sterline . “Troppo”, secondo un portavoce del ministero delle politiche pubbliche.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
14 ott 2005
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