w00t ( interiezione ): si usa per esprimere gioia (può essere usato dopo aver conseguito un trionfo, o per nessuna ragione) Analogo: evvai! Esempio: w00t! Ho vinto il torneo!
Festeggino i gamer di mezzo mondo, festeggino coloro che si aggirano online in selve intricate e in androni bui imbracciando armi per fare dei nemici sangue e poltiglia: il monumentale dizionario della lingua americana Merriam-Webster ha nominato w00t parola rappresentativa del 2007 e l’ha inclusa nella versione consultabile online.
È un lemma “diventato popolare nei forum dei giochi competitivi online” ed è stato mutuato da “quello che è chiamato gergo l33t – un linguaggio destinato agli iniziati della scena hacker in cui numeri e simboli sono usati come fossero lettere”, spiegano i linguisti del Merriam-Webster (il corsivo è nostro). L’etimo della parola affonda però nell’oblio: “Nonostante la doppia o nella parola sia spesso rappresentata con due zero, l’esclamazione è anche conosciuta come un acronimo di We Owned the Other Team .”
Scelto sulla base delle segnalazioni degli utenti e delle votazioni online , il lemma, “ibrido tra il giocoso e il tecnologico”, è piaciuto al presidente del Merriam-Webster, John Morse: “Mostra una tendenza interessante che si sta verificando nel linguaggio. È un termine che si è diffuso ed è sopravvissuto perché comunichiamo elettronicamente l’uno con l’altro.”
Ma le comunicazioni in rete devono aver raggiunto con un discreto ritardo il Merriam-Webster e i suoi utenti, avvertono numerosi netizen che segnalano la presenza di w00t già nei decenni scorsi. W00t dovrebbe rappresentare il 2007, ma suona inesorabilmente vintage , per non dire polveroso: pare che nessuno esclami più w00t , se non in senso ironico.
Meno anacronistica la seconda posizione guadagnata da Facebook nella classifica del Merriam-Webster: coniugato come un verbo, definisce l’azione di coloro che frequentano la piattaforma di social networking, intrecciano relazioni, comunicano a mezzo profili. Io Facebookko, tu Facebookki, egli Facebookka. In rete già se ne avvistano delle derivazioni .
Gaia Bottà