Una delle soluzioni possibili all’emergenza idrica può essere nel cloud. In quella che sembra essere una semantica chiusura del cerchio, bisogna dunque ripartire proprio dalla “nuvola” per ripristinare quell’equilibrio di cui l’ambiente antropico ha bisogno per poter aggirare (ed in parte risolvere) i problemi che il riscaldamento globale sta riverberando sul clima. Waidy Management System, sviluppato da ACEA in collaborazione con Ntt Data Italia, guarda proprio in questa direzione: affidare al cloud la gestione del ciclo dell’acqua per ottimizzarne gli utilizzi, i flussi, la gestione ed il monitoraggio.
Anche il momento non è casuale. L’annuncio arriva proprio mentre l’Italia è al centro di una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni e nelle ore in cui Google annuncia l’apertura di due Cloud Region nel nostro Paese. Quel che ACEA mette in campo (dopo la precedente azione di sensibilizzazione incentrata sull’app Waidy Wow) è una Digital Water Platform con la quale cercare efficienza e ottimizzazione: tutto ciò rende sostenibile la gestione di reti che, nell’inefficienza complessiva, hanno coltivato le note difficoltà che in troppe aree italiane si vivono oggi tra sprechi, vetustà tecnologica e diseconomie di vario tipo.
Gestire l’acqua significa tutelarla: un investimento di fondamentale importanza per ripristinare un equilibrio profondamente intrecciato a quello dei destini delle attività economiche e delle realtà urbane.
Waidy Management System
Si riparte dal cloud, insomma, per alzare sia l’asticella dell’efficienza, sia quella dei bacini idrici e dell’offerta integrata:
Waidy Management System opera in tre aree funzionali principali: Gestione e monitoraggio dei Distretti Idrici, Elaborazione del Bilancio Idrico, Gestione e monitoraggio centralizzato della continuità del servizio idrico. In tutti questi ambiti, la piattaforma rende possibile l’integrazione completa dei dati, contribuendo all’ottimizzazione dei processi e all’immediatezza degli interventi, fornendo un grande supporto alle persone.
Gestire l’acqua significa anzitutto gestirne i dati. Gestirne i dati significa anzitutto avere a disposizione una piattaforma immediata ed efficace di monitoraggio ed elaborazione, che consenta di comprendere la situazione per potervi reagire proattivamente a risoluzione di problematiche emergenti. Un team di 35 professionisti distribuiti su sette città (Roma, Cosenza, Napoli, Milano, Genova, Treviso, Pisa) avrà il compito di operare in sinergia con il Waidy Management System, cercando nel cloud quelle soluzioni che l’organizzazione tradizionale non ha saputo mettere in campo. Monitoraggio, dati, elaborazione delle informazioni, decisioni data-driven, manutenzione: il ciclo dell’acqua e il ciclo dei dati opereranno in parallelismo e profonda sinergia, dando vita ad un nuovo modo di pensare i volumi d’acqua gestiti ed il controllo degli stessi.
Siamo nel mezzo di una conclamata emergenza idrica e tutto ciò non perché sia successo tutto d’improvviso, ma perché per troppo tempo non si è attinto a sufficienza alle nuove tecnologie per anticipare i trend, sviluppare soluzioni ed abbattere gli sprechi attraverso una gestione intelligente delle risorse. Il cloud è un’opportunità, come una nuvola che si staglia all’orizzonte dopo troppi mesi privi di precipitazioni: Waidy Management System vuol essere un’iniezione di intelligenza all’interno di sistemi che hanno bisogno di nuovi forti venti di innovazione per poter affrontare le sfide di altissima importanza che il meteo presenta ormai quotidianamente.