Apre oggi i battenti Wakoopa , una piattaforma di software tracking che ha già scatenato gli sberleffi della comunità online. Come sostiene Techcrunch , si tratta di una soluzione simile a Last.fm che, invece di “tracciare” gli ascolti musicali, si occupa di rilevare gli utilizzi delle applicazioni desktop .
L’idea, dunque, è di dar vita ad una piattaforma partecipativa che archivi recensioni, valutazioni e popolarità dei software desktop. Difficile comprenderne totalmente gli scopi, anche se i più maliziosi hanno lasciato intendere che dietro si nasconda una semplice iniziativa commerciale: il progetto non a caso sarebbe finanziato dalle tre più grandi media company presenti in Olanda (Ilse, IDG, Telegraaf).
Perché un utente dovrebbe condividere dati confidenziali con Wakoopa, come le applicazioni che possiede, i tempi d’uso, ed altro? Non si tratta certamente di uno stimolo allo sviluppo partecipativo come avviene per le classifiche online utilizzate dagli sviluppatori Mugshot e Fedora. Wakoopa, per molti utenti, è puro tracking online da “rivendere” ad inserzionisti e software-house.
Dario d’Elia