Addio al wallet Novi: la rivoluzione mancata

Addio al wallet Novi: la rivoluzione mancata

Meta sta per tagliare un altro ramo secco, quello che ha fin qui tenuto in vita il wallet Novi, ultima derivazione del progetto Libra-Diem.
Addio al wallet Novi: la rivoluzione mancata
Meta sta per tagliare un altro ramo secco, quello che ha fin qui tenuto in vita il wallet Novi, ultima derivazione del progetto Libra-Diem.

Poco più di tre anni dopo le grandi promesse del giugno 2019 a proposito di Libra (poi ribattezzata Diem), anche quel che rimane del progetto sta per essere abbandonato. Meta (ex gruppo Facebook) ha reso noto nel fine settimana che il wallet Novi (in principio Calibra) ha i giorni contati. Riportiamo di seguito quanto si legge sulle pagine del supporto ufficiale.

L’applicazione Novi e Novi su WhatsApp non saranno più disponibili a partire dall’1 settembre 2022. Alla fine del programma pilota, non sarete più in grado di accedere al vostro account Novi. Inoltre, sappiate che dal 21 luglio 2022 non avrete più modo di aggiungere denaro al vostro account.

Il wallet Novi di Meta (Libra-Diem) ha i giorni contati

Sta dunque per volgere al termine la fase di test avviata nell’ottobre 2021 coinvolgendo esclusivamente gli Stati Uniti e il Guatemala. A quanto pare, i feedback raccolti non si sono rivelati all’altezza della aspettative. La società ha optato per la chiusura definitiva del progetto. Queste le parole affidate da un portavoce alle pagine di Bloomberg, a conferma di un focus delle attività ora spostato su NFT e metaverso.

Stiamo già sfruttando gli anni spesi in Meta nella creazione di funzionalità legate alla blockchain per introdurre nuovi progetti come i collezionabili digitali. Vi potete aspettare novità da noi in ambito Web3, siamo molto ottimisti a proposito del valore che queste tecnologie possono offrire alle persone e ai business nel metaverso.

La rivoluzione mancata

Introdotta come un’iniziativa potenzialmente in grado di cambiare il mondo attraverso la leva dell’inclusione finanziaria, si è rivelata di fatto una rivoluzione mancata, se non un completo fallimento. Le prime difficoltà si sono manifestate fin da subito, con l’abbandono di alcuni dei primi partner e gli interventi delle autorità a frenare gli entusiasmi.

Contestualmente, mentre il gruppo di Mark Zuckerberg si scontrava con una realtà ben diversa rispetto a quella che aveva immaginato, le dinamiche innescate nell’ambito delle criptovalute facevano segnare un intensificarsi delle attività su exchange come Binance, arrivati nell’ultimo biennio a espandere fortemente il proprio giro d’affari, almeno fino al recente #cryptocrash.

Fonte: Novi
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Pubblicato il
4 lug 2022
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