Prima o poi sarebbe dovuto accadere: le vendite di supporti DVD-Video, in assoluto una delle entrate principali dell’industria cinematografica hollywoodiana e internazionale fanno registrare risultati con segno negativo per la prima volta. Warner Brothers , parte del conglomerato media Time Warner e maggiore beneficiario delle entrate dovute al business dei videodischi versatili , annusa l’aria e prova a tamponare un possibile declino commerciale del medium.
I numeri, a conti fatti, non sarebbero catastrofici: il mercato domestico annuale dei DVD è sceso del 3,2% nel 2007, assestandosi su 15,9 miliardi di dollari di guadagno complessivo. Il business dei supporti rimane dunque un affare gigantesco , e gli studios continuano a contare su di esso per circa il 70% delle entrate di ogni nuovo film, stando a una ricerca di Adams Media Research .
Ma proprio in considerazione di una siffatta importanza nell’ordine generale delle cose e degli affari, una pur minima contrazione delle vendite è un segnale che le case produttrici tendono a osservare con preoccupazione. Warner, dal canto suo, si dimostra intenzionata a investire una quantità non indifferente di risorse per far riacquistare fiducia nei DVD e contrastare quella che potrebbe, in futuro, trasformarsi in una tendenza costantemente in discesa.
Gli sforzi del colosso multimediale si concretizzeranno a partire da marzo 2009, termine fissato per l’uscita nei cinema di “Watchmen”, adattamento cinematografico della graphic novel omonima diretto da quel Zack Snyder già responsabile del colossal iper-stilistico “300”. Per Watchmen, Warner pianifica di rilasciare, a soli cinque giorni dalla distribuzione della pellicola nei cinema, un secondo lungometraggio, esclusivamente su supporto DVD .
La seconda storia è basata sullo stesso background del film principale e racconta vicende accessorie in cui vengono coinvolti i protagonisti. Sul disco sarà inoltre incluso un documentario di approfondimento sull’intero progetto, come ulteriore motivazione per attrarre i fan della serie . “I fan sfegatati di questo brand ne andranno pazzi”, profetizza entusiasticamente Snyder.
Ma non è solo ai fan che Warner si rivolge con la sua megaproduzione. Nelle mire dello studio vi sono anche i grandi distributori statunitensi come Wal-Mart e Target , che già mostrano i primi segni di riconsiderazione su quanto spazio offrire al business dei supporti ottici – anche in virtù di una lenta, lentissima adozione dei videodischi ad alta definizione Blu-ray di Sony – e di ricerca di soluzioni di vendita alternative. L’iniziativa di Warner Bros servirebbe a rispondere idealmente alle accuse dei suddetti distributori riguardo la sempre maggiore importanza, per gli studios, del digital delivery dei prodotti cinematografici attraverso canali quali iTunes.
Sia come sia, gli analisti prevedono una risposta positiva da parte del mercato alla strategia imbastita per promuovere il franchise Watchmen. “È un idea nuova ed è qualcosa che avrà un valore per i fan del film” sostiene il fondatore di Adams Media Research, Tom Adams.
Alfonso Maruccia