Warren Buffett, giunto alla tenera età di 90 anni, sta pensando al futuro. E lo fa con un certo ottimismo se nel parlare del proprio impegno per la filantropia considera di essere arrivato a “metà del lavoro”. Tramite il sito ufficiale della sua Berkshire Hathaway ha enunciato infatti una serie di importanti decisioni sul proprio futuro e sul proprio capitale, spiegando come il miglior modo di vivere sia donare quel che eccede la ricchezza che lui e la propria famiglia potranno mai gestire.
Il futuro di Warren Buffett
Un bel problema da risolvere, a ben pensarci, ma è pur sempre un problema. Buffett ha deciso così di donare anzitutto nuove azioni della Berkshire Hathaway, arrivando a possederne “solo” il 50%: essendo l’obiettivo finale quello del 99%, gli resta ancora metà del percorso da fare. Inoltre ha annunciato le proprie dimissioni dalla Bill&Melinda Gates Foundation: nessun cenno al divorzio tra i coniugi Gates, quanto una decisione in linea con la medesima azione portata avanti in altri consigli direttivi. Nessun disallineamento, insomma, ma semplicemente un disimpegno da troppi impegni.
Nel corso dei decenni ho accumulato una ricchezza quasi incomprensibile semplicemente facendo quel che amo fare. Non ho fatto alcun sacrificio, né lo ha dovuto fare la mia famiglia. […] La società ha un uso per i miei soldi; io no.
Interessante è come Warren Buffet elogi altre forme di filantropia che non siano la sua: chi impegna il proprio tempo personale in questo tipo di impegni merita gli elogi del magnate (“io l’ho fatto poco“):
Chi dona il proprio amore e il proprio tempo per aiutare direttamente gli altri, sono gli eroi della filantropia. L’America ne ha a milioni. Queste persone non riconoscono riconoscimenti […] e non hanno edifici che portano il loro nome ma lavorano silenziosamente
Buffet spiega di aver delegato per tutta la vita la propria attività filantropica, finanziando alcune entità che hanno portato avanti attività pro-bono da lui stesso finanziate. Il suo percorso “wholesale” continuerà su questa falsa riga, continuando a donare la propria ricchezza ed educando i figli ai medesimi principi. Ed esprime infine ottimismo: l’America potrà fare grandi cose anche in futuro, per le prossime generazioni.
Una lettera tutta da leggere.