Nel grande gioco delle criptomonete c’è chi scommette e chi guarda la “bolla” da lontano e a quest’ultimo gruppo appartiene certamente Warren Buffet: un un’intervista recente, uno degli uomini più ricchi del pianeta ha formulato una previsione a dir poco fosca sul futuro (prossimo?) di Bitcoin, Ethereum e strumenti tecnologici affini.
Parlando alla CNBC , infatti, Buffet si è detto “quasi certo” del fatto che le criptomonete “finiranno male”. Già in passato Buffet aveva espresso preoccupazione sull’assenza di valore intrinseco delle monete virtuali, anche se nella sua ultima uscita pubblica non fornisce ragioni particolari in grado di giustificare la presunta (pessima) fine delle criptomonete.
Il magnate statunitense dice di non avere una posizione specifica su una materia di cui non sa “nulla”, quindi la sua squalifica senza appello delle monete virtuali non sarebbe granché degna di nota se non arrivasse dalla bocca di un uomo che vale più di ottanta miliardi di dollari – e che alla Berkshire Hathaway è conosciuto come il “Mago” (o l’Oracolo) per la sua capacità di azzeccare le previsioni finanziarie.
Se Buffet dice che Bitcoin e compagnia finiranno male , insomma, val la pena soffermarsi sulle sue parole e magari pensarci due, tre o anche quattro volte prima di investire qualche euro in speculazioni a base di criptomoneta.
Chi invece continua senza problemi a speculare è la community dei miner cinesi, perché nel paese asiatico i prezzi dell’energia elettrica sono talmente convenienti da permettere ai super-cluster macina-calcoli crittografici di incamerare profitti su Bitcoin anche se la moneta perdesse la metà del suo attuale valore . Difatti, un Bitcoin a circa 7.000 dollari – meno della metà della quotazione attuale – continuerebbe a essere un “ottimo business” per i miner cinesi.
Alfonso Maruccia