Washington (USA) – La commissione giustizia del Senato federale degli Stati Uniti ha approvato due leggi che spianano la strada del governo verso il controllo totale delle telecomunicazioni. La National Security Agency , principale apparato governativo impegnato nelle attività antiterrorismo, avrà poteri illimitati per effettuare intercettazioni su linee telefoniche, reti telematiche e telefonia mobile. L’approvazione in via definita al Senato appare scontata.
Il testo delle leggi è stato pubblicato da Wired , una tra le più autorevoli riviste statunitensi dedicate alle nuove tecnologie. Jim Dempsey, responsabile del Center for Democracy and Technology intervistato da Wired, ha parlato di “leggi estremamente restrittive che danno il via libera agli aspirapolvere del governo: telefonate ed e-mail finiranno tutte all’NSA”.
Sembra quindi destinata a concludersi così l’intera vicenda legata allo spionaggio domestico voluto dal Presidente Bush all’indomani dell’11 Settembre 2001 . La decisione di Bush scatenò una tempesta di critiche, perché attuata senza le dovute autorizzazioni giudiziarie.
Tuttavia, le nuove norme rendono totalmente legittima l’ arbitrarietà delle intercettazioni : il governo riuscirà così, in un sol colpo, a far valere il primato della sicurezza nazionale e spegnere il fuoco delle polemiche , scatenatesi in seguito alle denunce dell’associazione Electronic Frontier Foundation .
L’organizzazione in difesa delle libertà digitali è infatti il principale accusatore degli operatori telefonici americani , accusati di aver collaborato tacitamente ai disegni dell’NSA per la creazione del “Grande Fratello” americano.
Associazioni storiche come la American Civil Liberties Union , promotrice di campagne per i diritti civili, hanno tuonato pesantissimi anatemi per i rischi connessi alla privacy dei cittadini. “L’approvazione di queste due leggi è il timbro ufficiale per ratificare l’abuso di potere condotto in modo sistematico da parte del governo”, hanno riferito i portavoce della ACLU.
Tommaso Lombardi