Diversamente da quanto le polemiche dei mesi scorsi lasciavano intendere, sembra che l’amministrazione Obama abbia ora intenzione di proporre la modifica dei Wassenaar Arrangement sulle tecnologie potenzialmente pericolose. Le modifiche andranno a tutto beneficio degli specialisti di sicurezza informatica, anche se occorrerà ancora del tempo prima di discutere concretamente la proposta.
L’accordo di Wassenaar pone limitazioni all’esportazione fuori dagli USA di sistemi di armamenti e tecnologie informatiche, e negli anni scorsi si è arrivati a includere i sistemi di “intrusione” negli apparati digitali.
Ulteriori modifiche alla lista Wassenaar sono state aspramente criticate dai protagonisti dell’infosec, preoccupati del fatto che una definizione troppo generica delle tecnologie di sicurezza abbia effetti negativi sulla ricerca e lo sviluppo del settore negli USA.
Le ultime notizie provenienti da Washington lasciano invece intendere che il Dipartimento di Stato voglia rimuovere i controlli sui software di intrusione dall’accordo di Wassenaar, e l’amministrazione di Barack Obama intende discutere la mossa con i partecipanti all’accordo nel dicembre del 2016.
Di vittoria importante parla la Electronic Frontier Foundation (EFF), che esorta le autorità a non mettere al bando il software a beneficio di utenti e sviluppatori: l’inclusione dei tool per l’infosec nell’accordo di Wassenaar era una mossa scaturita da buone intenzioni, dice la EFF, ma la lotta contro i sistemi di sorveglianza e il tecnocontrollo dei regimi dittatoriali deve avvenire in altri modi.
Alfonso Maruccia