Waymo, passo indietro sui sensori Lidar

Waymo, passo indietro sui sensori Lidar

Waymo rinuncia alla vendita, mai profittevole, dei sensori Lidar ad aziende terze: un passo indietro nello sviluppo del modello di business.
Waymo, passo indietro sui sensori Lidar
Waymo rinuncia alla vendita, mai profittevole, dei sensori Lidar ad aziende terze: un passo indietro nello sviluppo del modello di business.

Ambizioni archiviate: Waymo incassa in qualche modo la sconfitta e, dopo una serie di assestamenti che già lasciavano preludere quel che sarebbe accaduto, ammette che il modello di business immaginato attorno allo sviluppo dei sensori Lidar non è andato esattamente come previsto. Alla luce degli scarsi risultati fin qui perseguiti nel tentativo di vendere esternamente i propri sensori, Waymo ha deciso di desistere: sebbene il gruppo non rinunci – per ora – a produrre i sensori utilizzati internamente dal gruppo, l’azienda decide tuttavia di smettere tutto quel che concerne la commercializzazione degli stessi.

Waymo non venderà più i sensori Lidar

Waymo, al fine di mantenere inalterato i propri vantaggi concorrenziali sulla guida autonoma, limitava la commercializzazione dei sensori Lidar al mondo della robotica o dell’agricoltura, senza aperture all’automotive. Dopo un decennio di lavori senza monetizzazione alcuna, però, la casa madre Alphabet è costretta a fare i conti e per Waymo è arrivato un bagno di realtà che si è fatto sentire lungo tutto il 2021.

Alcuni importanti responsabili del gruppo hanno lasciato e si è fatta largo l’ipotesi di nuovi modelli di sviluppo per gli anni a venire. L’azienda non rinuncia a rivendicare le proprie ambizioni nel settore della guida autonoma, ma intanto è evidente come – sebbene anche Elon Musk non sia riuscito a raggiungere gli obiettivi auspicati – quanti volevano surclassare Tesla sul tema non abbiano finora messo a segno alcun punto a proprio favore.

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Il passo indietro di Waymo è l’ennesimo segno delle difficoltà di portare l’automotive verso una vera guida autonoma: mancano i chip, mancano i test, manca la legislazione, ma sembra mancare anche quel definitivo salto di maturità che possa davvero concretizzare le ambizioni del comparto nell’ottica di una nuova mobilità. Con la vendita dei sensori, Waymo contava di abbassare i costi di una delle parti più onerose e complesse sulla strada della piena guida autonoma, ma le ambizioni si sono scontrate con la realtà: per sperare di fare due passi avanti domani è necessario farne uno indietro oggi.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
27 ago 2021
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