Dopo la tragica alluvione che ha colpito la Thailandia e gli impianti produttivi che ospita, sembra non esserci pace per Western Digital. L’azienda è stata condannata a un risarcimento di 525 milioni di dollari alla contendente Seagate.
In merito alla causa, avviata dalla stessa Seagate, Western Digital non ha rilasciato informazioni dettagliate: sembra si tratti di appropriazione indebita di informazioni confidenziali, in seguito al passaggio di un dipendente di Seagate alle fila di Western Digital. Quest’ultima, comunque, ha già annunciato che farà ricorso.
John Coyne, CEO di Western Digital, ha commentato: “Non crediamo che ci siano basi legali o nei fatti per la sentenza di risarcimento emessa dal giudice dell’arbitrato. Riteniamo che l’azienda abbia agito correttamente in qualunque momento e contrasteremo in maniera determinata la sentenza. Questo non influisce sulla nostra capacità di portare avanti le nostre operazioni, completare il recupero delle nostre attività in Thailandia o, se otterremo le necessarie approvazioni, terminare la nostra prevista acquisizione di Hitachi GST”. (E.P.)