Cambridge (USA) – In quel costante processo di evoluzione e rifinitura degli standard alla base dei web service, il World Wide Web Consortium ( W3C ) ha pubblicato la specifica finale di WSDL (Web Services Description Language) 2.0 e ne ha fatto una Recommendation , ossia un proprio standard.
WSDL è un linguaggio formale in formato XML utilizzato per descrivere i web service, inclusi i dati scambiati, il protocollo da utilizzare e la locazione nel Web. In altre parole, con WSDL è possibile creare un documento XML che pubblicizza sulla rete l’indirizzo del servizio e le modalità di interazione. WSDL è solitamente utilizzato in combinazione con SOAP e XML Schema per rendere disponibili i web service su reti aziendali o su Internet.
WSDL 2.0 eredita tutte le migliorie introdotte in WS-I Basic Profile , e introduce o affina caratteristiche come l’ereditarietà, l’importazione di funzioni, la descrizione degli errori e il supporto (ora definito “completo”) ad HTTP e SOAP.
“Dopo una lunga fase di sviluppo, gli sviluppatori possono oggi constatare che il risultato è all’altezza dell’attesa”, ha affermato Jonathan Marsh, leader del gruppo di lavoro WSDL del W3C e direttore delle tecnologie mashup di WSO2. “Oltre a rigorosi test d’interoperabilità, siamo lieti di mettere a disposizione degli sviluppatori l’HTTP binding, che offre un facile accesso web ad un servizio quando le funzioni evolute disponibili nella pila SOAP, come Ws-Addressing, Ws-Security, e Ws-ReliableMessaging, non sono necessarie”.
Per semplificare la transizione verso WSDL 2.0, W3C ha messo a disposizione degli sviluppatori un convertitore in grado di prendere un documento conforme al profilo WS-I Basic e trasformarlo in un documento WSDL 2.0, eventualmente sfruttando le funzioni supplementari disponibili nel nuovo standard.