Dopo due mesi dall’uscita di iOS 4.3.0, Apple si decide a pubblicare la versione aggiornata di WebKit. Come noto, la compagnia della Mela utilizza il famoso motore di rendering open-source sotto licenza (L)GPL ed ha quindi l’obbligo di rilasciare il suo codice sorgente.
Il motivo di questa esagerato ritardo non è affatto chiaro ma, secondo il fondatore di GPL-violations.org , non può comunque trattarsi di una semplice svista: alla lunga un atteggiamento di questo tipo potrebbe anche far finire l’azienda in tribunale per violazione di licenza.
A conti fatti, sono state proprio le lamentele degli addetti ai lavori a far sbloccare la situazione. Per i sostenitori della tesi più tecnica, il ritardo potrebbe avere qualcosa a che fare con l’introduzione del motore JavaScript Nitro nella versione mobile di Safari. Nuova tecnologia adottata nel browser Apple che velocizza il caricamento gli script.
Secondo Jay “Saurik” Freeman, fondatore dello shop alternativo Cydia , l’azienda di Cupertino ha comunque fatto le cose a metà, rilasciando un listato alquanto discutibile. Il codice sorgente appena uscito non sarebbe sufficientemente completo , stando ai canoni della nota GNU Lesser Public License.
Roberto Pulito