Roma – Non ci saranno solo TV ultraHD dai colori sgargianti allo stand LG al prossimo CES 2015 di Las Vegas: nonostante le voci che davano per spacciato WebOS , l’azienda coreana ha informato pubblico e stampa che, dopo il successo della prima tornata di televisori equipaggiati con il software un tempo sviluppato da Palm (LG parla di 5 milioni di pezzi venduti), ci sarà una seconda edizione. E il punto cruciale della versione 2.0 sarà un incremento generale di velocità per le funzioni della TV .
Il principale limite delle smart TV odierne sono le prestazioni rispetto a quanto si è abituati a sperimentare su un computer o un dispositivo mobile recente come un tablet: solo recentemente i produttori hanno iniziato a integrare CPU più potenti negli apparecchi , ma il sistema operativo che montano le TV spesso non regge il passo con le ottimizzazioni a cui ci hanno abituato altri device. WebOS 2.0 tenta di compiere un passo in questa direzione: i tempi di accensione sono stati ottimizzati (-60 per cento secondo LG), così come è stata posta maggiore attenzione nel creare scorciatoie utili a selezionare rapidamente la sorgente di input o il canale preferito. Anche il caricamento delle app, quelle che permettono di accedere ai contenuti di YouTube o di altri servizi, è stato migliorato in questa release.
L’ annuncio fatto da LG nulla dice sul tipo di hardware che sosterrà la nuova tornata di smart TV con WebOS, e niente dice pure della possibilità di aggiornare alla versione 2.0 le televisioni vendute quest’anno equipaggiate con questo sistema operativo. In ogni caso la conferma dell’impegno della coreana su questo fronte getta una nuova luce, decisamente più benevola, sul destino del sistema operativo acquistato nel 2013 da HP (che a sua volta l’aveva acquisito con Palm, tra le polemiche e le cause intentate dagli azionisti ). ( L.A. )