WebTheatre/ Blockbuster della Rete

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di G. Niola - Video Game High School raggiunge la terza stagione: sempre più vicina ai media tradizionali per budget e strutture, resta un prodotto studiato per vendersi bene in Rete
di G. Niola - Video Game High School raggiunge la terza stagione: sempre più vicina ai media tradizionali per budget e strutture, resta un prodotto studiato per vendersi bene in Rete

È ancora una volta con un inizio geniale che Freddie Wong dà il via alla nuova stagione di Video Game High School , una delle più grandi e mastodontiche webserie mai prodotte. Con le riprese in perfetto stile talent show si sta per scegliere il nuovo presidente degli Stati Uniti. I candidati rimasti sono una donna con un ottimo curriculum in “women studies” e Tony Hawk il grande campione di skateboarding: mentre la valigetta con i codici di lancio delle testate nucleari sta per essere data al vincitore, arriva tutto trafelato e con i vestiti distrutti l’ex presidente (Joel McHale di Community) che nello stupore generale sta per rivelare qualcosa di importantissimo. Prima che lo possa fare è però interrotto dal notiziario sul campionato di Video Game.

Video Game High School

Ogni volta che Freddie Wong rilascia una nuova stagione del suo Video Game High School sostiene di mostrare ” quello che le webserie possono essere ” ed in effetti ogni volta lo fa. Ogni volta dimostra cioè che esiste una maniera di scrivere, girare e produrre per internet che non ha niente da invidiare a nessuno in termini di ricchezza e sofisticazione tecnica. Che poi la sua serie sia anche ben scritta è in questo momento secondario, di fronte all’affermazione di potenza tecnica che ancora una volta è riuscito a portare a termine. Addirittura ora si permette di prendere in giro i programmi televisivi e farli interrompere dalle sue trasmissioni sui videogiochi. La serie infatti racconta di un mondo futuro in cui i videogiochi sono materia di studio, esistono scuole in cui si insegnano e si fanno dal vivo, come se accadessero sul serio, tramite tecnologie avanzatissime. Ovviamente in questa scuola tutte le solite dinamiche di popolarità, bullismo e romanticismo sono piegate al mondo dei videogiochi.

La terza stagione è formata da sei puntate per un totale di 275 minuti (circa 40 min l’una) girate in 4K, messe in vendita tutte insieme per 15 dollari da subito oppure da vedere una alla volta gratuitamente ogni settimana sull’account ufficiale di Rocket Jump . Effetti speciali mastodontici, partecipazioni clamorose e una storia di nuovo avvincente che punta sempre più in alto sono sostenuti da un budget totale di produzione tra i 2,4 e i 2,6 milioni di dollari, di cui 900mila raccolti tramite una campagna indiegogo (ne aveva chiesti 750mila) e il resto proveniente da investimenti privati come quello di Collective Studio Digitale un MCN che fa capo a YouTube, quindi in pratica co-finanziata da YouTube stesso.

Non è certo la prima volta che parliamo di Video Game High School . Dopo una prima stagione da 9 episodi da 15 minuti l’uno di media e una seconda più corposa e strutturata da 6 episodi per un totale di 215 minuti (era costata 1,4 milioni di dollari) ora è giunto alla durata standard della produzione televisiva, con il lusso di coinvolgere i talent provenienti da ovunque. La prima puntata di questa terza stagione in due giorni è arrivata ad un milione di visualizzazioni (e bisogna contare che molti l’hanno comprata assieme al resto del pacchetto).
Freddie Wong è forse il cineasta più classicamente americano tra quelli emersi su YouTube, ha un suo studio di produzione, una casa di effetti speciali, ha concepito una colonna sonora originale da vendere, vende merchandise , stringe accordi con la Lionsgate per la distribuzione e con la Dolby per migliorare gli effetti sonori dei suoi prodotti. Eppure la sua forza sta nel continuare a cercare di fare intrattenimento classico (che piaccia molto e a tanti) su media non classici, senza passare a tv e cinema ma trovando da sè il suo business. Un innovatore che fa prodotti commercialissimi.

Wong stesso ha spiegato che nella terza stagione di Video Game High School ci sono addirittura tre giganteschi piani sequenza (una delle cose più lunghe, costose e ambiziose da fare, specie in un prodotto seriale che per definizione si gira in fretta), che mostrerà anche una sua versione dei giochi edutainment del futuro e un battaglia tra Troll tutta fatta in computer grafica.
Grandissimo e piccolissimo insieme: per risparmiare anche questa volta ha girato allo YouTube space di Los Angeles , uno degli studi che Google ha messo in piedi in un certo numero di città per fomentare la creatività e dare agli youtuber un luogo in cui girare e in cui stare insieme. Insomma, in un luogo in cui non ha dovuto pagare e che da sempre costituisce gli interni della sua scuola.

VIDEO GAME HIGH SCHOOL – STAGIONE 3 – EP. 1

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
16 ott 2014
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