How to basics è pura avanguardia. Fondendo attivismo con sperimentazione visiva, opportunismo bieco oltre ogni dire e una capacità di utilizzare l’audiovisivo di cui YouTube (ma anche internet tutta) ha bisogno come il pane, l’artista anonimo dietro “How To Basics” lavora come una scheggia impazzita, dotata di un’immaginazione malata e una capacità di creare immagini impressionanti che flirtano con l’assurdo alla maniera di Lynch, ma con un disimpegno e un rifiuto di ogni serietà che sono tutte sue.
Per chi non lo conoscesse o non ci si fosse mai imbattuto casualmente (che è la maniera in cui la maggior parte delle persone l’hanno scoperto), How to basics è un canale colmo di video “how to” che non sono tali, tutorial solo nel titolo, come ” How to crack open a coconut ” o ” How to install GTA V ” e via dicendo. Tutti video dal titolo allettante che attira click ed è pronto a cavalcare qualsiasi trend del momento o tendenza eterna (” How to quickly cure a hangover “, ” How to teach a child to walk “), ma che non contengono mai in nessun caso quel che promettono.
Al di là dell’idea anarchica di portare caos nelle maniere in cui si cerca di fare ordine (cioè scombussolare tutto a partire dall’associazione di titoli e tag con il contenuto del video), How To Basics si svela vera avanguardia con i suoi contenuti.
Fino a qui, infatti, siamo a livello di scherzo o trovata commerciale. Guardando però anche solo uno dei video di How To Basics è chiaro che è solo un livello di un’operazione di clamoroso deragliamento del molle flusso di immagini di cui ci abbeveriamo.
I video del canale sono deliri in soggettiva, piccoli flussi di coscienza montati con una frenesia fenomenale e un controllo dell’arte del taglio che fa impressione (anche il montaggio sonoro, assieme a quello video è da serie A dell’audiovisivo). I soggetti hanno sempre a che vedere con la distruzione, nudità maschile suggerita da piedi e gambe nude, escrementi e immagini che suggeriscono il ribrezzo senza mostrarlo, sfruttano alimenti, spesso uova, e li mescolano all’inorganico. Molto di quello che si vede è dichiaratamente fasullo (ad esempio viene rapidamente mostrata la preparazione della cioccolata fusa molto densa e subito dopo essa è usata come fossero escrementi) ma lo stesso il potere del montaggio e la rapidità degli stimoli fanno il lavoro che serve.
Ci sono ossessioni sessuali esplicite (le bambole) unite ad una furia iconoclasta che si scaglia su oggetti e marchi, mescolata ad una serie di suggestioni riguardanti tutte le possibili declinazioni della penetrazione. Solo 4 minuti di un video How To Basics è un viaggio nell’orrore della mente umana: la propria.
La maniera in cui i video di How To Basics sono decisamente eccessivi senza mai esserlo effettivamente (ripeto: tutto quel che si vede non solo è finto ma è anche mostrato nel suo essere preparato) non è unicamente un’esigenza pratica che aggira la censura di YouTube ma anche una maniera di lavorare nel retro del cervello, cioè in quella parte che, sebbene registri un’informazione, ne elabora un’altra, quella che unisce la rapida sequenza di immagini montata in maniera sincopata per generare sensazioni impossibili da rendere a parole.
A questo punto il fatto che simili video siano etichettati (occhio anche alla precisione con cui sono scritte le descrizioni), taggati e corredati da una thumb ingannevole, molto acquietante e che promette contenuti tutorial, è la più devastante di queste trovate.
Con tecniche da guerrilla , How To Basics riesce a raggiungere l’irraggiungibile, un pubblico che non sceglierebbe mai di vedere video simili, lontanissimo dalla videoarte o dai contenuti più disturbanti. Il canale ha 3 milioni di iscritti e visualizzazioni quasi sempre sopra il milione, in alcuni casi anche 12 milioni.
La sola esistenza di questo canale è un atto di resistenza al massaggio mentale operato dai video vacui e banali. Il suo inserirsi nella dieta mediatica con la forza dell’inganno è puro attivismo intellettuale. La sua tecnica è sublime.
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Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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