Non tutte le webserie si rivolgono a tutti gli utenti. Come è accaduto ai film, da quando il costo per farli e farli uscire solo in home video si è abbattuto, anche le webserie, oltre a nascere per il pubblico generalista, fioriscono anche per piccole nicchie tematiche. In più, rispetto al cinema, le webserie mettono in pratica l’idea che le cose migliori sono quelle che facciamo per noi stessi, o per la nostra comunità di riferimento.
Appartiene a questa logica il canale OML – One more lesbian , dedicato unicamente a webserie e video a tema omosessuale, come anche LSB The serie , esperimento italiano in materia.
Si tratta in entrambi i casi di intrattenimento tematico ma c’è differenza tra andare a scandagliare gusti e interessi di un pubblico specifico e cercare di portare quel mondo agli altri. Ci sono cioè storie (in questo caso webserie) che ambiscono a tradurre e avvicinare un universo di valori e una nicchia anche a chi non vi appartiene, in modo che diventi qualcosa di familiare, e invece storie che vogliono tagliare fuori il resto del pubblico. Solitamente le prime, quelle di maggiori successo, sono aspramente criticate dai fruitori delle seconde per come sviliscono e smussano le asperità della comunità in questione.
Sia la webserie di punta di OML, Easy Abby , che LSB The series sono prodotti che non cercano altro pubblico se non il proprio, più attaccati all’universo che raccontano che alla possibilità di portarne idee e valori a grandi platee.
Easy Abby racconta della Abby del titolo, ragazza che calma le proprie inquietudini con sesso casuale senza volersi legare. È scritta e diretta da Wendy Jo Carlton, regista che ha già portato un progetto al cinema (sempre nell’orbita LGBT) e ora si è dedicata a questa serie.
LSB The series invece racconta di un gruppo di lesbiche in cui ci sono diverse coppie ma anche solo amiche, all’interno del quale, nel primo episodio, entra una ragazza eterosessuale.
Le due fatture non sono minimamente comparabili, professionale la prima (che addirittura inizia con una bella frase sul mentire agli altri e a se stessi come stile di vita) e totalmente amatoriale la seconda. Tuttavia le visualizzazioni non sono eccessivamente diverse, circa 15mila per il primo episodio di LSB (come sempre il più visto) e circa 30mila, in media, per tutta la serie di Easy Abby (con notevoli eccezioni fuori misura per le puntate nella cui immagine di preview non casualmente si vedono ragazze baciarsi).
La vera differenza tra le due webserie però è che la prima è un racconto con al centro una lesbica (e i suoi problemi), la seconda un racconto sulle lesbiche, privo di una trama a sé e centrato invece sulla caratteristica più evidente. Ancora più a fondo LSB propone il più classico degli entry level, ovvero un personaggio esterno (con cui il pubblico non omosessuale può identificarsi) che viene guidato dentro di essa. Insomma LSB sembra decisamente una webserie lesbica buona per un pubblico esterno alla comunità, che in effetti non ha sempre amato l’esperimento, mentre Easy Abby qualcosa di molto più interno, che attraverso una storia comune cerca di scavare nel personaggio protagonista, a partire ovviamente dal modo in cui vive la propria sessualità.
EASY ABBY Ep. 1
LSB The serie
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo