Non sviluppa i numeri di YouTube, né ha l’appeal qualitativo di Vimeo, né infine lo spirito di Blip.tv ma 101Channel è lo stesso uno degli snodi più interessanti dove andare a guardare video.
La selezione operata dal canale è di qualità altissima e orientata su un demenziale particolare e inusualmente spinto verso l’estremo. Prodotti inguardabili e impensabili altrove perché inevitabilmente per pochi. Improducibili per la tv, folli da pensare per il cinema e quindi possibili solo online.
Uno degli ultimi è Baby Mentalist , webserie arrivata al quinto episodio che già dal titolo si appoggia agli schermi delle serie poliziesche più note e ovviamente a The Mentalist . Non serve però aver visto episodi del telefilm CBS per comprendere la parodia che ne fa Baby Mentalist, il gioco intellettuale infatti non è limitato alle caratteristiche dello show o al modo di raccontare delle serie poliziesche in generale, quanto al rapporto che esiste con il pubblico e soprattutto all’universo del brutto.
Baby Mentalist è programmaticamente infantile, metodicamente amatoriale, anche se realizzato con grande consapevolezza del mezzo, della scrittura e della messa in scena. Guardarlo non preoccupandosi del livello di professionalità espresso ma considerandolo per quello che è, puro demenziale, è quasi liberatorio.
La storia è esilissima: un detective divorziato che utilizza la figlia di meno di un anno per le sue indagini poiché, sostiene, ha poteri psichici. A partire da questa premessa, la serie porta tutto alle estreme conseguenze cercando in ogni momento la messa in scena più infantile e amatoriale possibile per spirito comico.
Nonostante le premesse, infatti, le storie degli episodi somigliano più ai telefilm anni ’60 o ’70 che a quelli contemporanei, ovvero sono più ingenue, mentre i personaggi sembrano usciti da storie moderne e portati alle estreme conseguenze, esagerati e spinti per diventare macchiette.
Come si conviene a questo tipo di webserie la struttura è ricorrente, le medesime gag tendono a ripetersi aumentandone l’effetto comico (come il numero di volte in cui il nome “baby mentalist” è ripetuto), e ogni elemento della storia come della recitazione è asciugato per diventare pessimo.
Non siamo lontani da quanto faccia in Italia Maccio Capatonda , cioè la ricerca del brutto a fini comici, la presa in giro, non tanto di quello che ci si prefigge (i trailer per Maccio, le serie poliziesche per Baby Mentalist) ma del peggio trasmesso dalla televisione e messo in sala dal cinema.
Si tratta di prodotti inevitabilmente di nicchia, perché questo tipo di umorismo presuppone, come condicio sine qua non per la comprensione della gag, che lo spettatore abbia la capacità di distinguere il brutto dal bello, il raffinato dal grezzo e poi ancora di riconoscere il brutto fatto apposta. Show da quattro soldi, trasmissioni di televisioni regionali, film di quart’ordine sono in realtà i veri modelli imitati e quindi presi in giro, ben più delle serie tv di alto livello, Baby Mentalist si nutre dell’esposizione dell’ingenuità e dell’eccessiva semplificazione delle dinamiche che nei prodotti professionali costituiscono l’ossatura della storia, per rendere tutto esilarante.
Se Maccio Capatonda gioca con la peggior televisione, Baby Mentalist gira anche dalle parti del peggior video online, simula ad arte pigrizia, sciatteria e incapacità come puro effetto comico. Cosa che ovviamente richiede le caratteristiche opposte: impegno, raffinatezza e capacità.
BABY MENTALIST EP. 1
BABY MENTALIST EP. 2
BABY MENTALIST EP. 3
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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