WebTheatre/ Fantascienza in rete

WebTheatre/ Fantascienza in rete

di Gabriele Niola - Laddove non arrivano gli effetti speciali e il budget, arriva la forza della narrazione e dei dialoghi. Lo dimostrano due webserie canadesi
di Gabriele Niola - Laddove non arrivano gli effetti speciali e il budget, arriva la forza della narrazione e dei dialoghi. Lo dimostrano due webserie canadesi

È possibile andare oltre la stanza da letto e il soggiorno o al massimo oltre il vialetto della propria abitazione per girare una serie per la rete? È possibile con budget esigui raccontare storie tra il fantascientifico e l’horror senza dover rinunciare ad un livello accettabile di qualità? A sorpresa la risposta a queste domande non la dà la prolifica produzione statunitense in materia (e nemmeno quella italiana se per un incredibile caso del destino vi sia passato per la mente) ma quella canadese, che negli ultimi mesi si è rivelata foriera di produzioni per la rete indipendenti ma dal sapore professionale, che ad una realizzazione di livello abbinano una stimabile audacia nella scelta delle storie.

un'immagine di Vetala Già nelle settimane scorse avevamo parlato di The Riese serie dal budget di 200mila dollari (il che significa più alto della media ma comunque basso per raccontare una trama steampunk come quella scelta) che tentava di battere strade diverse dal solito senza appoggiarsi alla solita comicità ma cercando di creare un prodotto serio e professionale con poco. Ora, sempre dal Canada, arrivano altri due prodotti simili per intenzioni e riuscita.
Il primo è Hurtling Through Space At An Alarming Rate , serie ospitata da Babelgum e scritta dai medesimi autori di After Judgment , che opera una presa in giro dei consueti racconti di fantascienza senza però avere le possibilità (o l’abilità tecnica) per creare in postproduzione quegli elementi di fantascienza che non si possono effettivamente filmare, in sostanza gli effetti visivi. Il problema è risolto adottando un approccio basato sul dialogo, dove i problemi e le tematiche legate alla fantascienza sono illustrate e risolte a parole più che ad immagini e la parte più meramente fantascientifica viene tenuta fuoricampo, il non-visto diventa nella mente dello spettatore quello che il budget non può permettere. L’esito non è eccezionale ma serve a dare un’idea di quale sia la possibile strada.

Ancora meglio però c’è Vetala . Sempre dal Canada arriva questa produzione partita quasi in parallelo con The Riese che racconta di due ragazzi coinvolti in un’inchiesta su un fantomatico Sindacato (con la “s” maiuscola, le associazioni dei lavoratori non c’entrano nulla) che già dal primo episodio ha dei risvolti tra il macabro e il fantastico.
Il denaro a disposizione della produzione si aggira intorno ai 250mila dollari per i 7 episodi che costituiscono la prima serie (completati e già online) e l’uso (o il non-uso) che viene fatto di questi soldi sarebbe da studiare per come è calibrato e attento. Le location esterne sono scelte in modo da poter girare senza pagare la presenza, le sequenze di contorno (come quelle di lavori in corso che aprono il primo episodio) sono girate senza necessità di autorizzazioni o compensi e gran parte degli effetti visivi e speciali è limitata a certe scene o realizzata attraverso il fuoricampo, ma tutto ciò non si nota. Addirittura l’episodio 5 contiene l’esplosione di una macchina tutta raccontata senza farla vedere ma dandone l’effetto grazie a controcampi, variazioni di colore, suoni e videocamera scossa.

un'immagine di Vetala La serie è pianificata bene già dalla trama che ruota sul rimosso: nel primo episodio una delle protagoniste viene uccisa con uno sparo in pieno petto, ma curiosamente non muore. Su ciò che è successo tra lo svenimento e poi il risveglio si articolano i successivi sei episodi che gradualmente arrivano a svelare quello che non si è visto, tanto che sarà solo nel settimo e ultimo episodio che si vedrà una creatura realizzata interamente in digitale e come spesso capita in questi casi, nel momento in cui il non-visto diventa visto perde di efficacia.

Quello che queste webserie dimostrano al di là del loro effettivo successo è come la narrazione di storie non sia in nessun caso limitata dalle questioni finanziarie ma solo dalla competenza di chi narra, una lezione che a loro tempo cinema e televisione hanno imparato e che ora si traduce anche nelle produzioni per Internet. Se le webserie, lunghe o corte che siano, sponsorizzate o meno, indipendenti oppure appoggiate da fondi importanti, non avranno l’audacia di tentare di forzare i propri limiti per aumentare lo spettro dei possibili racconti difficilmente potranno superare la fase adolescenziale della loro evoluzione.

HURTLING THROUGH SPACE AT AN ALARMING RATE – EPISODIO 1
THE VETALA – EPISODIO 1

THE VETALA – EPISODIO 5

THE VETALA – EPISODIO 7

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
11 dic 2009
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