Nonostante lo avessero detto, annunciato e spiegato da tempo, lo stesso la notizia non è piaciuta agli utenti più affezionati. Flickr, uno dei più importanti siti di photo sharing della rete (se non il più importante come comunità), da oggi incorpora anche i video. Da oggi, oltre ad organizzare, indicizzare e mostrare fotografie, Flickr mostra, organizza e indicizza allo stesso modo anche i video.
Il mondo del video sharing dunque ha un player in più, un player di cui non si sentiva il bisogno, tanto il mercato è saturo di improbabili concorrenti di YouTube che tentano di distinguersi dall’originale. Ma è qui che può riuscire il colpo di mano, perchè il team di Flickr, riluttante per mesi ad incorporare la funzione, le ha studiate tutte per differenziarsi e non sovrapporsi assolutamente a YouTube e le sue scelte potrebbero dare vita a una nuova dimensione per il video, lontana dal racconto e necessariamente vicina alla foto.
I video non potranno essere più lunghi di 90 secondi o più pesanti di 150 MB, saranno pubblicabili unicamente dagli utenti Pro (cioè quelli che pagano 24 dollari l’anno per un servizio migliore di quello Basic e gratuito) ma visibili da tutti (anche tramite embed) e il loro contenuto sarà rigidamente controllato. Non sarà dunque terreno per web series come è YouTube, non sarà terreno per riproposizione di contenuti cinematografici o televisivi e non sarà terreno per videoclip musicali.
Quello che si rischia (se poi lo si può considerare davvero un rischio) è che diventi terreno di gattini che suonano il pianoforte o di uomini che vanno a sbattere contro un palo o, come dicono altri apocalittici nei forum del sito, terreno per preview di film porno con in coda il link al download a pagamento del filmato completo. E proprio dai forum del sito si stanno scatenando polemiche e petizioni per la rimozione del servizio video o quanto meno per il suo scorporo: parte della comunità di fotoamatori che negli anni ha colonizzato Flickr e ne ha determinato il successo non vede assolutamente di buon occhio l’invasione di terreno da parte degli (eventuali) videoamatori, eppure questo sembra abbastanza improbabile.
La limitazione a 90 secondi infatti non è casuale ma dovuta al fatto che la maggior parte delle fotocamere non reflex danno la possibilità di registrare brevi filmati, senza contare poi i cameraphone (non a caso i formati accettati sono MPG, AVI, MOV e 3GP). Non sono i videoamatori il nuovo target dunque ma i fotoamatori che intendono dilettarsi e sperimentare con il video formati ultracorti.
Il cinema o il video hanno formati standard sotto i 90 secondi, il mondo del racconto audiovisuale non ha sviluppato delle forme adatte a quella durata, dunque non ne esiste una nicchia di amatori. I video sotto il minuto e mezzo sono stati fino ad ora esperimenti episodici, e più che filmati sono spesso foto in movimento. La comunità di fotoamatori teme l’invasione di spazzatura, ma deve rassegnarsi a non poter prendere possesso di un terreno come Flickr.
Ancora più in là quelli fra gli utenti di Flickr che protestano (purtroppo non è possibile capire di che percentuale si tratti anche se è noto che si manifesta quasi sempre solo il dissenso e quasi mai l’assenso) si ostinano a non vedere il bicchiere mezzo pieno. Una cosa che Flickr ha mostrato più di tutte è quanta creatività diffusa esista. Spesso anche i giornali prendono foto da Flickr invece che dalle agenzie (e senza citare la fonte), perchè sono più belle, perchè esistono fotoamatori più bravi dei fotografi professionisti, perchè esistono utenti dotati di pensiero divergente che realizzano cose mai viste, tutte disponibili a tutti. E perchè per il video non può essere così? Abbiamo un formato e una lunghezza non ortodossi e non in competizione con altre destinazioni. Chi vuole fare corti o serie continuerà a mandarli su YouTube, non avrebbe senso passare a Flickr, sono gli utenti di Flickr che dovrebbero aprirsi alla possibilità di realizzare video.
È impossibile giudicare ora che piega prenderanno i video pubblicati su Flickr, il bello della tecnologia è che la gente finisce sempre per usarla in modi diversi da quelli previsti, ma un’ipotesi da prendere in considerazione è che un certo tipo di contenuto, quello prettamente non narrativo, potrebbe essere dirottato su Flickr, poichè più vicino al mondo meramente estetico della fotografia.
Di seguito dunque alcuni esempi differenti tra loro delle prime cose che gli utenti stanno inviando, scelti per come mostrano diversi possibili sviluppi. Nel mare dei molti video che sembrano in tutto e per tutto quelli che si trovano su YouTube, questi sono di un livello decisamente migliore, certo anch’essi sembrano materiale da YouTube, ma bisogna considerare che fino ad ora è esistito solo quello e tutto viene ricondotto ad esso.
Il primo è il più atipico per un sito di fotoamatori poichè presenta una forma di narrazione, ma l’attenzione per i colori saturi, le luci accese sullo sfondo in bella vista e i cambi di esposizione denotano un’attenzione da fotografo.
Il secondo è una vera propria foto in movimento, ha la composizione di una foto, la scelta del soggetto, i colori (la particolarità dello sfondo).
Il terzo invece è un video più sperimentale, girato sul GoldenGate di San Francisco in bicicletta, una di quelle cose che si spera emergano sempre di più da servizi come Flickr Video.
Infine il quarto e più bello è anch’esso una foto diventata video ma per la quale il valore aggiunto del movimento è decisamente maggiore.
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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