WebTheatre/ Il passato, repertorio per il presente

WebTheatre/ Il passato, repertorio per il presente

di G. Niola - Gli effetti dell'adozione di massa degli strumenti per il video digitale emergono in una webserie che fa letteralmente dialogare il presente con il passato. Sfruttando il tesoro degli archivi personali
di G. Niola - Gli effetti dell'adozione di massa degli strumenti per il video digitale emergono in una webserie che fa letteralmente dialogare il presente con il passato. Sfruttando il tesoro degli archivi personali

Da quasi dieci anni (saranno dieci precisi l’anno prossimo) il nostro rapporto con il video è cambiato, perché da dieci anni esiste YouTube, ovvero un sistema di archiviazione e visione di qualsiasi forma di video online semplice e accessibile per tutti. YouTube ha cambiato il senso di tonnellate di video casalinghi inutili, dei filmini delle vacanze fatti marcire in soffita e di quel che giriamo di noi stessi, in armonia con quanto gli smartphone hanno contribuito a fare sul fronte dell’ubiquità delle videocamere e della loro semplicità d’utilizzo.
Questo significa che ad oggi gli esperimenti e le idee che si trovano online lavorano sul presente, su quel che si può girare adesso, e pochissimo sul passato individuale. Al contrario, più passa il tempo, più ognuno avrà dietro di sé una banca dati non indifferente di materiale video che lo ritrae in diverse età, in diversi anni e in diversi contesti. Tutto fruibile ed utilizzabile.

Magic Phone

Magic phone è la prima webserie a farlo in maniera continuativa (ma non il primo video, che invece era questo ), cioè la prima a sfruttare immagini del passato e farle dialogare con una trama presente. L’idea è semplice quanto irrealizzabile da chiunque altro non sia Adam Dorsey: il protagonista della serie ha un telefono magico in casa, alzando la cui cornetta può parlare con il se stesso di venti anni fa, questo porta a diverse gag estremamente riuscite e divertenti. La particolarità sta però nel fatto che quando vediamo Adam Dorsey parlare con il se stesso di venti anni fa dall’altra parte effetivamente è inquadrato Adam Dorsey di venti anni più giovane, in riprese di repertorio che chissà a cosa appartenevano o per cosa erano concepite: l’attore, assieme a Curtis Retherford, riesce a renderle coerenti con le trame di Magic Phone.

La durata della serie è chiaramente limitata dalla quantità di materiale d’epoca a disposizione e, per la stessa ragione, a meno di clamorosi “ritrovamenti”, difficilmente vedremo una seconda stagione. Tuttavia è significativo che mentre Richard Linklater porta al cinema uno dei più grandi esperimenti della storia del cinema che gioca proprio con il tempo ( Boyhood , un film letteralmente girato per 12 anni, durante il quale gli attori invecchiano effettivamente), in rete una versione del medesimo principio comincia a trovare applicazione. Ma se per le forme di produzione più complesse e professionali si tratta di un caso unico, di uno sforzo quasi irripetibile, per la rete ben presto sarà la regola.

Magic Phone anticipa quello che tra qualche anno sarà uno dei temi fondamentali del video online, ovvero il rapporto che ognuno può creare tra le immagini girate in passato e quelle del presente e come gli indipendenti, o chi gira per passione e hobby, possano prevedere progetti di lunghezze straordinarie.
Al pari di quanto accaduto con le fotografie, quando si è passati dal monopolio dei fotografi professionisti all’adozione di massa di fotocamere di consumo, anche per il video il passaggio tra produzione professionale e produzione amatoriale ha significato anche la possibilità di archiviare e riutilizzare. Unendo questo alla disponibilità immediata fornita da YouTube e agli strumenti sempre più ubiqui di montaggio, è facile prefigurare una modalità di lavoro con le immagini del vastissimo repertorio individuale completamente diversa dal passato.

MAGIC PHONE – IMPROVEMENT

MAGIC PHONE – BIG SHOT

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
27 nov 2014
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