Un anno fa davano il via alla produzione dal basso di webserie in Italia con quello che ad oggi rimane il progetto più strutturato che sia mai stato realizzato in materia, adesso con la seconda stagione di Freaks sono i primi tra gli autori di webserie più in vista a passare in televisione, lasciando al Web il beneficio della contemporanea.
Dallo scorso martedì 16 Ottobre, e per altri 11 martedì alle 23.30, Deejay TV manda in onda un episodio di Freaks da circa 25 minuti. In contemporanea su freakstheseries.com è possibile vedere la puntata attraverso il player dello streaming di Deejay TV, cioè praticamente guardarla sul canale televisivo attraverso internet. Solo il giorno dopo (intorno alle 15) l’episodio è postato sul canale YouTube . Freaks 2 è dunque una webserie che adatta se stessa (in primis con la durata) alla televisione e che mantiene un piede in Rete per gentile concessione di quest’ultima.
Del resto molto è cambiato da Freaks 1 ma non la serie in sè, che come si è visto dal primo episodio mantiene standard qualitativi, tono e scrittura che l’hanno caratterizzata (si allargano solo location e cast). Eppure per la seconda stagione il team creativo formato da Matteo canesecco Bruno, Claudio NonApriteQuestoTubo Di Biagio, Giampaolo About Wayne Speziale e Guglielmo Willwoosh Scilla ha lavorato con molto più metodo e organizzazione, a partire da una rigida divisione dei ruoli, come riportano i titoli di coda.
Questo dovrebbe risultare in una maggiore chiarezza della trama ed ha già comportato una lavorazione più facile e rapida. Dotati di una produzione vera e propria alle proprie spalle questa volta le riprese non sono state caratterizzate da quell’ atteggiamento da guerrilla tipico delle webserie (nessun pagamento, nessun permesso per girare all’aria aperta, nessuna regola, nessun rispetto di norme sindacali ecc ecc) ma anzi portato avanti ottemperando a regole e dettami legali del cinema e della televisione. Ordine sul set e ordine nella trama.
“Sembra che sia stato fatto a caso ma in realtà io so tutto, per ogni mistero posso dirti come va a finire e che spiegazione ha. È tutto molto logico o almeno logico partendo dal presupposto che c’è gente con i poteri”: Guglielmo, incontrato quest’estate sul set della serie durante le riprese, ha lavorato da solo alla sceneggiatura proprio con l’idea di organizzare la storia mantenendo il mistero che caratterizza la serie. “In questa seconda stagione chiudiamo tutti i buchi della prima ma apriamo quelli per la terza! (ride) È la strategia Lost, per ogni segreto che ti svelo introduco due misteri nuovi, anzi siamo stati più bravi e per ogni due risolti ne abbiamo aperto solo uno”. Niente più riprese e montaggio effettuate mentre la serie è già in corso di pubblicazione, tutto è stato scritto, poi girato e poi pronto per essere mandato in onda: “La prima stagione è come piovuta dal cielo” continua Guglielmo “sembrava che tutti pensassimo con la stessa testa, è stata una webserie uscita tutta insieme come un orgasmo, e sviluppata anche sul set. Ora invece mi hanno chiesto di scriverla e mi sono fatto 350 pagine di sceneggiatura”.
Sono tutti abbottonatissimi ma dalle scene viste sul set è evidente che la trama spingerà molto sull’acceleratore del fantastico, osando di più e dando molto più spazio di prima al potere di Marco (il personaggio di Guglielmo) di viaggiare nel tempo, finora impiegato solo per andare avanti e indietro nell’ordine dei minuti.
Già nell’incipit della seconda stagione si capisce quale sia il senso di una simile organizzazione. I primi minuti in inglese si presentano con una citazione molto forte di Misfits , la serie tv britannica a cui palesemente si è ispirato Freaks fin dall’inizio. Di nuovo una dichiarazione di slittamento verso l’ambito televisivo: “È una partenza molto forte che abbiamo voluto e che giustifichiamo totalmente a livello di trama. Il punto è che l’Italia non è un paese pronto per progetti Web di un certo impegno, non parlo solo del nostro ma anche quelli di tutti gli altri” spiega Claudio Di Biagio “Ma la cosa fica è che tante persone hanno avuto il coraggio di fare webserie anche, in parte, grazie a noi, che non abbiamo iniziato nulla ma abbiamo reso il fenomeno un po’ più visibile in Italia. Spero che ora dando una botta noi e altre serie molto fiche come Lost in google o Stuck o altre ancora che stanno nascendo, cambi qualcosa”.
Intanto Deejay TV, attraverso la mediazione di Showreel (che di Freaks 2 è stata la principale produttrice) ha incorporato nel suo palinsesto un altro pezzo da novanta del mondo delle webserie, ovvero The Pills , che tutte le sere (tranne il martedì, il giorno di Freaks) alle 23.30 vanno in onda con un talk show con ospiti inframezzato dalle consuete “pillole” del gruppo, intitolato Late Night with The Pills .
A questo punto viene da chiedersi quale sia la differenza tra questo tipo di produzione e quelle canoniche: “La vecchia scuola richiede molti più ruoli, anche per produzioni piccole. Invece nel mio reparto siamo solo 3, io faccio il direttore della fotografia Mauro Zingarelli è l’operatore e Niccolò Biarese assistente, ciakkista e tutto quel che serve” spiega Matteo Bruno che dei 4 stato è quello più dedito al lato tecnico della realizzazione di Freaks, nonchè l’unico a non recitare. “Le differenze quindi sono nei tempi (i nostri sono ridotti al minimo, ma sul serio, non ridotti al minimo come ti dicono quelli della tv o del cinema) e ovviamente i mezzi. Perchè sì, stiamo girando con un occhio alla qualità ma se abbiamo una scena in macchina, comunque usiamo sempre una 5D Mark III con i led cinesi soliti dell’anno scorso, roba importata pagata pochissimo, niente di più”.
In un anno dall’esordio di Freaks è cambiato moltissimo nello scenario italiano, mutamenti che sarebbero arrivati comunque, Freaks o non Freaks, ma che in questo modo hanno preso la piega del fantastico e del misterioso che i 4 youtuber avevano importato dagli equivalenti stranieri (non solo Misfits ma anche le produzioni per la rete pioneristiche come lonelygirl15 ). Anche se, per ammissione di Claudio Di Biagio, prima di fare Freaks non vedevano webserie: “Sì è vero, prima non le conoscevo proprio ma ora mi sono documentato. Ad un certo punto mi sono detto Ok voglio vedere cosa mi succede intorno , inoltre in molti mi hanno cominciato a scrivere che stavano girando o stavano per partire con un webserie. Alcune poi mi piacciono e le seguo proprio”.
“Adesso sono uscite un sacco di cose fiche, la prima che mi viene in mente è The Pills” continua Giampaolo Speziale, una parte determinante della serie, il cui tono e la cui serietà qualitativa poggiano moltissimo sulle musiche composte da lui con gli About Wayne: “molti di quelli che ora realizzano webserie non lo so se avrebbero puntato su YouTube, non ci fosse stato Freaks. Io stesso, la prima volta che Claudio mi ha parlato del progetto al telefono, gli ho detto che sicuramente c’erano moltissime altre persone che stanno pensando ad una cosa simile e che andava fatto subito”.
FREAKS 2X01 – AUS
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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