Cinema, televisione, libri, musica e da un po’ anche webserie. Fandango è una società di produzione che con un piede solitamente piantato nel cinema si allarga a tutte le altre branche delle spettacolo, mantenendo fisso il proprio target.
Interessante allora come quel tipo di pubblico che Fandango insegue al cinema, in tv e in libreria sia inseguito online, terreno nel quale non è certo la tipologia prevalente.
Dopo qualche esperimento di promozione cinematografica e qualche pillola centrata su Johnny Palomba (uomo simbolo dell’umorismo Fandango, i cui libri sono usciti sotto il segno della casa editrice del gruppo), ora arriva InTRIPPMENT una webserie parodistica basata su InTreatment , la serie tv prima israeliana, poi americana e ora anche italiana, da qualche settimana in onda su Sky.
InTRIPPMENT (al momento arrivata alla quarta puntata) compare sul canale YouTube di Fandango e, usando la musica e la grafica tipica della serie, oppone ogni volta un paziente diverso all’analista Johnny Palomba. Ogni episodio è un’unica grande gag, solitamente non particolarmente divertente, che più che fare il verso alla serie in questione cerca semplicemente di far ridere con un’interazione verbale. Insomma i temi di InTreatment o anche solo il suo svolgimento hanno più a che vedere con gli elementi grafici che con la parte divertente.
Al di là della riuscita, però, quello che è interessante notare nell’operazione InTRIPPMENT sono due elementi: il tempismo e l’uso di volti noti.
Fandango infatti è riuscita a coinvolgere (Palomba a parte) 4 pazienti per i primi 4 episodi, scelti tra attori di commedie italiane sia al cinema che in televisione: Michele Alhaique , Greta Scarano , Corrado Fortuna e Paola Minaccioni .
Dall’altra parte è uscita con il primo episodio di InTRIPPMENT solo due settimane dopo l’inizio della prima stagione in Italia, dunque con un tempismo che difficilmente si riscontra nelle produzioni italiane e che invece è una delle armi fondamentali attraverso la quale webserie, ma anche solo singoli video dagli altri paesi riescono a fare il giro del mondo.
È noto che YouTube incoraggia i suoi produttori di contenuti a cavalcare l’attualità, cioè a realizzare video che sfruttino (o anche magari precedano) tendenze, eventi o personaggi di cui si occupano i media in un certo momento. Si tratta di un espediente al tempo stesso semplice e complesso per attirare visualizzazioni, che risulta la maggior parte delle volte in una doppia lettura di quel che accade. Il pubblico guarda qualcosa su un mezzo di comunicazione (l’elezione del nuovo Papa, l’inizio di una serie tv, un concerto importante, una dichiarazione di un politico) mentre su un altro quasi subito guarda la sua rimediazione, cioè una versione ironica dello stesso che rivela la maniera in cui è stato percepito.
Tutto ciò non avviene solo attraverso il video, in rete sono molte le maniere di rimasticare l’attualità e ri-raccontarla mescolandola con un’opinione diffusa.
InTRIPPMENT fa tutto questo in maniera di certo non eccelsa ma probabilmente efficace, considerato che la webserie non ha avuto pubblicità, eco o anche solo articoli di giornale (eppure viaggia sulle 3mila visualizzazioni). Fandango stessa insomma sembra non averci tenuto a far girare la notizia di questa nuova produzione, come se il prodotto dovesse vivere online e morire online, cioè fosse qualcosa fatto con l’intento di creare attenzione e indirizzare pubblico al canale YouTube del gruppo e non generare reddito.
Ad ogni modo quanto accaduto dimostra (e ovviamente non è che ce ne fosse bisogno) che da noi ancora non esiste una vera cultura di massa del rimasticamento, che i personaggi più o meno noti dello spettacolo non partecipano di frequente o spontaneamente a tutto questo (l’unico a farlo, anche se in maniera peculiare e tutta sua è Fiorello con la sua edicola ) che ancora non comprendono o non sentono l’esigenza di prendere parte a questo tipo di discorso online.
INTRIPPMENT – EPISODIO 1
INTRIPPMENT – EPISODIO 2
INTRIPPMENT – EPISODIO 3
INTRIPPMENT – EPISODIO 4
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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