Le scienze non sono noiose, chi le conosce bene lo sa. Tuttavia scogli all’entrata, imposizione (e impostazione) scolastica e necessità di una mentalità scientifica hanno creato col tempo il mito della scienza noiosa. In molti modi internet ha cercato di smentire questa diceria, gli stessi appassionati hanno prodotto più e più video in cui sfruttano fenomeni scientifici per video virali. Dalla birra che ghiaccia in pochi secondi all’ iPod caricato con una cipolla al ghiaccio bollente , tutte applicazioni virali di fenomeni scientifici declinate secondo l’estetica povera e user generated dell'”how to”.
È la vena goliardica della rete, che trova in ogni cosa la dimensione più scanzonata.
In questo senso il punto di arrivo al momento sembra The Periodic Table Of Videos , un esperimento della Nottingham University che associa ad ogni elemento della tavola periodica un video girato appositamente, nel quale esperimenti “virali” sono alternati alle spiegazioni più scientifiche di un professore. Ogni elemento è sviscerato nelle sue caratteristiche e nelle sue potenzialità ma soprattutto è sviscerato con il linguaggio della rete.
Vi fu un periodo dell’evoluzione della televisione in cui questa faceva da scuola, un periodo in cui non solo venivano trasmessi molti programmi con aperto scopo didattico, ma in cui ogni cosa in televisione era didascalica cioè voleva insegnare. Il mezzo televisivo si poneva in alto e da lì guardava gli spettatori i quali potevano solo bere dalla fonte della conoscenza. In seguito le cose sono cambiate e ora la televisione non è più didascalica, non vuole più dimostrare le cose ma semplicemente mostrarle, eppure il linguaggio è rimasto e quando insegna la tv lo fa in quel modo, dall’alto verso il basso.
Internet, lo si è detto tante volte, azzera ogni gerarchia. Tutto è sullo stesso piano e tutti sono sullo stesso piano. È normale allora che anche la veicolazione di informazioni, come la divulgazione scientifica, perda l’aria istituzionale e l’imposizione dall’alto verso il basso che hanno sugli altri media, per mettersi accanto allo spettatore.
È allora interessante vedere in quale modo si realizza questa parità, quali sono le strategie con cui si può divulgare un contenuto didascalico senza porsi più in alto dell’uditorio. La Nottingham University ha adottato la chiave prettamente internettiana della viralità e il risultato è coinvolgente benché non sempre interessante. Un video virale non si crea a comando e dunque non tutti i video associati agli elementi sono davvero intriganti se paragonati ai video migliori che girano in rete. Tuttavia se paragonati alla tradizionale divulgazione, sono rivoluzionari.
Fatta eccezione per una durata eccessiva, la serie di PeriodicVideos.com azzecca tutte le caratteristiche dei video per la rete, con un gusto divertito che non guasta. Basta vedere come già in home page scimmiottano i tradizionali siti di videosharing proponendo un’improbabile classifica degli elementi chimici della tavola più visti (trionfano Sodio, Elio e Ossigeno) e dei recommended (Fosforo, Lantano e Mercurio).
SODIO
ELIO
OSSIGENO
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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