&color2 Roma – Forse non saranno le cose più appassionanti, divertenti o intriganti che vediamo online, ma ogni volta che la EQAL mette in ballo un nuovo progetto di serie per la rete si tratta di qualcosa di leggermente più innovativo della volta precedente che sposta in avanti il confine di come si seguono e si partecipa alle iniziative di questo tipo. Il nuovo atteso progetto è un social show realizzato in collaborazione con la rete televisiva CBS che porta il concetto di integrazione tra media tradizionali, promozione online e spin off digitali, ad un nuovo livello di complessità. Per il lancio della serie TV Harper’s Island , in onda da domani per l’appunto sulla CBS, già da un mese è online Harper’s Globe , una webserie concepita e girata da EQAL.
L’idea della CBS era di avere una potenziale esperienza in rete che facesse da lancio a quella televisiva e che contemporaneamente la arricchisse di contenuti sociali senza però cannibalizzare il pubblico potenziale della tv . Una webserie complementare è stata dunque una trovata perfetta in questo senso. Così quando il 9 Aprile partirà il primo episodio di Harper’s Island, la sua controparte in rete (Harper’s Globe) avrà appena postato un video che ne introduce gli eventi fondamentali. La serie per la rete infatti racconta di una ragazza che tiene un videodiario online del suo nuovo lavoro: andare a catalogare i numeri del quotidiano Harper’s Globe su una strana isola che sarà teatro anche della controparte televisiva.
Per chi non lo sapesse la EQAL è la società creata da due ragazzi dopo il grande successo del loro primo serial online, una cosa rivoluzionaria, innovativa e di grande successo allo stesso tempo: lonelygirl15 . La società ha prodotto negli ultimi tre anni 3 stagioni e uno spin off inglese, KateModern , ambientato nel medesimo universo finzionale di lonelygirl15. Harper’s Globe almeno nella struttura narrativa non sembra discostarsi molto dallo stile EQAL: c’è una ragazza molto carina e attraente come unica protagonista, c’è una storia incentrata su molti misteri che si svelano lentamente e c’è una pretesa di realismo, cioè le immagini che vediamo in ogni episodio sono girate e uploadate dalla protagonista con la sua webcam o videocamera digitale. È la filosofia EQAL: si fa finta che i protagonisti esistano sul serio , essi rispondono ai commenti, utilizzano diversi account di YouTube, se qualcuno posta delle risposte le vedono e se vale la pena le citano o rispondono nell’episodio seguente. Quasi sempre poi i canali ufficiali della serie sono più d’uno, ognuno tenuto da un personaggio diverso (non tutti rientranti tra i buoni), ognuno guardato dagli altri. Per seguire le serie dunque occorre seguire tutti i canali ma al tempo stesso non è indispensabile, poiché le informazioni cruciali passano solo nel canale ufficiale.
Per Harper’s Globe, pur mantenendo la solita rigida struttura fissa, la EQAL ha portato una serie interessanti di novità nel mondo in cui gli spettatori “vivono” la serie. Il social show ha luogo sul sito che permette di registrarsi e ottenere update via mail dei nuovi video o post e le risposte ai propri commenti così che si instaurino discussioni (e la cosa pare funzionare). I video sono giornalieri e di una durata inferiore solitamente al minuto, utili a introdurre temi e a dare aggiornamenti veloci (poi ogni mercoledì ne esce uno che monta in fila i singoli episodi ricapitolando quanto accaduto negli ultimi 7 giorni). Data la brevità però più che episodi i video di Harper’s Globe sono degli aggiornamenti di Twitter: rapidi, essenziali e spesso trancianti . Così stimolano la discussione, le risposte e danno informazioni sufficientemente scarse per consentire la speculazione di chi guarda.
Oltre a tutto questo c’è anche un uso delle note all’interno del video (strumento da tempo introdotto da YouTube ma ancora poco usato) molto innovativo per una serie di alto profilo. Spesso servono a condurre ad altri video che approfondiscono alcune questioni accennate (nel ricapitolo della terza settimana linkano ad una versione ripresa abusivamente da qualcun altro di un video girato dalla protagonista) oppure rimandano all’ account Twitter della protagonista per seguire in tempo reale un presunto avvenimento. Se la ragazza annuncia in un video che deve fare qualcosa il risultato di quelle azioni si vedrà nel video del giorno dopo ma in quelle 24 ore il suo stato di Twitter sarà aggiornato. In sostanza si finge che davvero la persona esista e usi gli strumenti sociali per comunicare con il resto del mondo , portandola a tutti gli effetti sullo stesso piano degli spettatori.
Tutto questo non solo dona alla serie diversi livelli di profondità, poiché ognuno può scegliere quanti e quali canali seguire oltre quello principale (moltiplicando la possibile pubblicità), ma soprattutto rende la sua fruizione più “naturale” inserendola nel flusso delle informazioni che ogni giorno sono consultate. I video sono brevi e gli aggiornamenti Twitter, al pari dei commenti, si confondono con le relazioni quotidiane dei contatti reali. In questo senso lo show è davvero il più sociale mai fatto, non perché imita il modo di fare dei social network, ma perché li usa per inserirsi nel flusso di informazioni sociali di ogni spettatore ad un livello di invasività deciso dallo spettatore stesso (che deve attivamente scegliere di seguire i diversi feed).
HARPER’S GLOBE – RIASSUNTO PRIMA SETTIMANA
HARPER’S GLOBE – RIASSUNTO SECONDA SETTIMANA
HARPER’S GLOBE – RIASSUNTO TERZA SETTIMANA
HARPER’S GLOBE – DAILY POST 1 OF 7 – QUARTA SETTIMANA
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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