Una delle più grandi promesse mai mantenute dalle webserie è quella relativa all’intrattenimento horror, cioè alla possibilità per i contenuti di paura di trovare una nuova vita in un formato breve e soggetto al linguaggio della rete. Sebbene inizialmente l’unione di libertà espressiva, cinema fai da te, distribuzione senza limiti e durate ridotte facesse pensare ad un florido sviluppo per un genere tra i più amati e tra i più praticati a bassi budget, alla fine pochi sono stati gli esperimenti in materia davvero degni di nota.
31 Seconds aveva tentato una forma di narrazione che, sebbene non pienamente, dell’orrore abusava del brivido come chiave di lettura in maniera efficace, e anche Inside piazzava una protagonista in una situazione spaventosa, tanto quanto faceva L’altra – Martina Dego. Tuttavia solo Blackbox TV è riuscita a prendere di petto la questione e proporre un’idea efficace di paura per la rete.
Ora Ted Raimi, fratello del più noto Sam, e con lui autore dell’esordio low budget La Casa ( The Evil Dead ), tenta di portare in rete i paradigmi horror a metà tra vera paura e autoironia del genere che sono la cifra della produzione di famiglia.
Morbid Minutes è una serie distribuita tramite Break.com (ma senza la dignità di una sezione apposita, una pagina riassuntiva o qualsiasi URL autonomo!) nella quale Raimi prende a piene mani dal modello più abusato per l’horror online, Ai confini della realtà (sommato ad Alfred Hitchcock Hour, da cui mutua il riferimento temporale accorciato in “minuti”), e confeziona delle ministorie dell’orrore.
I risultati non sono sempre straordinari ma nei casi migliori introducono un diverso grado di commistione tra serietà e ironia nel mondo delle produzioni horror per Internet. Quel che era stato fatto in passato infatti era decisamente più polarizzato: da una parte la materia parodica, dall’altra quella seria. La terra di mezzo in cui la famiglia Raimi sguazza da sempre invece, quella che riesce a prendere seriamente sia l’orrore che l’ironia, è una novità online. E l’episodio Tie Game in questo è molto rappresentativo.
Morbid Minutes, arrivato al momento al quinto episodio, dovrebbe durare circa 10 o 11 puntate, un esperimento breve e dalla durata molto chiara, al quale il regista ha deciso di partecipare anche come produttore con la sua Spooky Voodoo Pictures, segno di un’idea che va oltre la marchetta pubblicitaria, e più vicina a quello che molti altri autori di Hollywood, anche più grandi, stanno facendo, come ad esempio il già citato Inside di Spielberg e DJ Caruso.
La cosa più sorprendente alla fine dunque è il modo in cui una produzione che dovrebbe essere di serie A in tutto e per tutto sembra avere i valori produttivi della tipica webserie. Si potrebbe arrivare anche a sostenere che i fratelli Raimi in fondo sono sempre stati così, e che La Casa era già approdato alla medesima estetica del fai-da-te della rete. Più probabilmente, però, a portare a quest’omologazione estetica è stato l’incrocio tra budget, gusto ed esigenza di realizzare prodotti brevi in poco tempo, ovvero le medesime costrizioni delle webserie. Ciò, a dimostrazione del fatto che che la situazione produttiva spesso conta più della presenza dietro la videocamera.
MORBID MINUTES – TIE GAME
MORBID MINUTES – BLIND DATE
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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