C’è un ragazzo riservato e impacciato che ripara oggetti elettronici in una bottega e corteggia una ragazza che ha conosciuto, c’è un uomo con la maschera che lo segue misteriosamente e poi c’è di nuovo il ragazzo della bottega che contemporaneamente è anche imprigionato in uno scantinato.
Questo è tutto quello che si è capito fino ad ora (5° episodio sui previsti 12) in Take Me Back , la prima serie (tra quelle interessanti) che prova a spostarsi sul confine del paranormale (o almeno per ora così sembra) e sperimenta con una narrazione che non si può esaurire dalla visione di qualche episodio ma necessita, per la comprensione, della visione di tutta la serie.
Take Me Back nasce dalla fantasia di due canadesi di Montreal, Seth e Joe (il primo è anche il protagonista), alla prima esperienza seria nel mondo paracinematografico. Apparentemente non ha dei sistemi di revenue : sul sito compaiono pochi e sparuti banner e non ci sono pubblicità in pre o post roll sui video (benché quei pochi ad che compaiono sul sito siano spazi venduti e non inserzioni che ruotano). L’unica fonte di soldi visibile è lo spazio per le donazioni attraverso PayPal, fonte che sappiamo essere ben poco redditizia.
I due creatori della serie sembrano aver girato tutto in poco tempo, non si tratta di quelle serie che sono progetti in divenire; luci, set, cast e strumentazione sembrano essere sempre esattamente i medesimi. Dunque i soldi per la produzione erano stati già trovati, la spesa è stata già effettuata e la serie è conclusa, tanto che già dal sito è annunciato un DVD da acquistare con tutti gli episodi.
La grande novità di Take Me Back però è dal punto di vista di quello che racconta. La serie è un po’ come Lost, ogni episodio fatica a spiegarsi da solo e aggiunge misteri su misteri ma regala sempre una certa soddisfazione allo spettatore che continua a rimanere fidelizzato benché sappia che avrà poche risposte anche dall’episodio seguente. È un tipo diverso di serialità rispetto a quella più classica, cui la televisione ci aveva abituato a fine anni ’80 (fino cioè allo spartiacque Twin Peaks) e rispetto a quella che, come è normale che sia, domina al momento in rete.
Si tratta di una serialità che non tenta di avvincere con trovate comiche o con una trama incalzante, ma con un’atmosfera . Non è un caso allora che la realizzazione (inquadrature, colori, ambientazioni, musiche, scenografie…) sia decisamente migliore e più elevata della media.
La serie di Seth e Joe è decisamente più vicina al cinema che alla televisione, ma non dimentica di essere partorita per la rete e non tanto per come mette in scena ma per come sceglie di affrontare il problema della serialità. Ogni episodio dura all’incirca 7 minuti e termina con un momento di suspense che non è mai forzato, non si ha mai l’impressione che si tratti del tipico espediente per tenere avvinto lo spettatore ma che semplicemente si tratti del normale punto di arrivo della storia.
I dialoghi non sono molti, la serie parla più che altro per immagini (altro forte punto di contatto con il cinema) ed è capace di dare indizi, suscitare ipotesi e scatenare l’interesse dello spettatore lasciando intravedere di volta in volta piccoli elementi che portano avanti la trama principale. Non ha insomma l’ingenuità di chi pensa che il proprio pubblico sia distratto o poco sveglio e gli racconta, spiega e mostra tutto per filo e per segno. Come i migliori film, Take Me Back ha fiducia nei suoi spettatori e non gli sbatte tutto in faccia ma lascia che siano loro a capire e sviscerare gli indizi.
Peccato invece che gli autori stessi, o chi per loro si occupa di mettere online la serie, abbiano davvero una scarsa conoscenza dei mezzi tecnologici della rete. I nuovi episodi escono con regolarità ogni lunedì (anche perché, data la trama piena di misteri e ancora poco risolta, benché intrigante, sarebbe difficile da seguire con uscite più rade) ma non ci sono feed se non per il blog della serie, i video non sono presenti sui altri siti di videosharing, possono essere seguiti solo andando sul sito ogni lunedì e sono disponibili solo in un formato (attraverso il player di Vimeo).
TAKE ME BACK – episodio 1
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo