Uno show sul niente, il sogno di Jerry Seinfeld. Già la sua eponima situation comedy ci andava vicino. Pur incorporando diverse linee di trama e un argomento diverso in ogni episodio, si faceva forza di dialoghi lunghi e inconcludenti, tipici da stand up comedian (quale Seinfeld è), incentrati per l’appunto sul nulla. Ora invece con Comedians in cars getting coffee lo show sul nulla finalmente l’ha fatto. E in rete.
Seinfeld è così uno dei primissimi nomi noti dell’industria mainstream ad aver azzeccato il posizionamento online. Non solo partecipa in uno show che per tono, argomento e atteggiamento è perfetto per le politiche e le strategie della rete, ma ne è anche l’ideatore. Quel che il comico americano ha capito è che contenuti più leggeri, disimpegnati, che non si prendano sul serio e che guardino con complicità lo spettatore non sono necessariamente contenuti da poco. E che viceversa, fare qualcosa di serio non significa mettere online idee pensate per cinema o tv.
Certo, alle spalle c’è pur sempre un colosso e non una produzione indipendente, del resto non si sta nell’industria per decenni senza abituarsi al meglio. Comedians in cars getting coffee è prodotta e distribuita da Crackle, il braccio online di Sony Pictures, ma contrariamente al suo solito è disponibile in tutti i paesi e non solo negli Stati Uniti.
Il contenuto è facile a descriversi una volta compreso il titolo. Seinfeld stesso e un altro comico (ogni volta diverso) salgono in una macchina d’epoca (dalla sua collezione o da quella molto nota per varietà e quantità di Jay Leno) e si recano a prendere del caffè. Nel farlo discutono di vari argomenti ripresi da ben più d’una videocamera.
In realtà si tratta di un format che già esiste e che noi in Italia conosciamo bene. È Milano-Roma, la trasmissione di fine anni ’90 fondata sul mettere assieme per un certo quantitativo di tempo due o più persone assortite con genio per montare un’ora delle conversazioni migliori. Il nulla reso talk, il reality con vip ante litteram.
Seinfeld con Comedians in cars getting coffee fa esattamente la stessa cosa con l’accortezza di non puntare eccessivamente sul “comedians”. Il primo episodio in cui si accompagna con Larry David mostra molto bene la linea di condotta della webserie, che non mira a far ridere come i comici in questione saprebbero fare singolarmente con l’aiuto di uno script, ma assembla due persone dotate di grande capacità di reggere e servire battute, che la professione ha obbligato a sviluppare una visione della vita particolare. Non a caso il discorso che ad un certo punto emerge tra David e Seinfeld sulla differenza tra sigarette e sigari sembra l’inizio di un monologo.
Eccezione che conferma la regola, una volta tanto l’idea di realizzare in rete qualcosa che non si riesce a fare nell’industria vera e propria non si rivela un terribile ripiego. Con 14 minuti di durata, una sfilza di nomi eccellenti (molti dei quali si vedono nel trailer lungo), un’uscita periodica dai tempi dilatati e un format possibile solo online, Jerry Seinfeld confeziona lo show per la rete perfetto, quello che usa l’ossessione del pubblico online per lo humour e la comicità, per parlare d’altro e introdurre un po’ di discontinuità e diversità nel panorama degli show online.
COMEDIANS IN CARS GETTING COFFEE – TRAILER
COMEDIANS IN CARS GETTING COFFEE – LARRY DAVID GETS A PANCAKE
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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